Regia di Pasquale Falcone vedi scheda film
Irrimediabilmente banale e retorico questo lavoro di Pasquale Falcone che vuole parlarci del mondo dei giovani ma non solo. Tenta il ritratto generazionale ma con sensibilità e taglio da fiction mettendo tanta carne al fuoco senza saperla gestire nè tantomeno approfondire. La storia è quella di Marco, diciasettenne un pò scavezzacollo amato da amici e famiglia, che entra in coma a seguito di un brutto incidente con il motorino. La sua tragedia è occasione principe per narrare tante altre vicende a lui collegate, quelle di coloro i quali corrono al capezzale del giovane nella speranza che si svegli. Assistiamo quindi a confessioni di abusi sessuali, dubbi su gravidanze difficili, atti di dolore di orfani vari, tentativi di eutanasia, genitori impotenti pietrificati dalla paura dell' eventuale perdita e sullo sfondo : l' organizzazione di una fantomatica festa di fine anno scolastico con ospite un Claudio Coccoluto che qui si permette uno dei camei più falsi ed ipocriti che si siano mai visti. Una fiera del dolore ma gestita in modo grossolano e poco incisivo, peccato mortale perchè toccando argomenti come questi, non ci si può permettere un registro così superficiale. Il cast, poi, è quello che è e la presenza dei vari Casagrande, Muti e Cucinotta non aiuta di certo ad elevare il livello. Brutto, a partire dal titolo.
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