Regia di Joel Hopkins vedi scheda film
Il film è esile come un refolo di vento primaverile,si nutre di luoghi comuni su tutti i brevi incontri cinematografici a cui abbiamo assistito negli anni,non ha particolari faretre al suo arco in sede di dialoghi,di sceneggiatura e di regia ma c'è un sottile piacere nel vederlo perchè i due protagonisti gli rendono veramente un bel servizio.Hoffman bofonchia un pò meno del solito di quanto gli accada ultimamente al cinema,non deborda e cerca di smorzare lo stereotipo dell'americano all'estero in favore di una simpatica goffaggine,la Thompson giunonica in confronto a lui sopravanzandolo nettamente in altezza e prestanza fisica,è assolutamente deliziosa a colorare un personaggio in realtà privo di colore e di slanci.Due sfigati che cercano fortuna assieme.Il film parla di seconde,terze o ultime possibilità(il titolo originale Last Chance Harvey è piuttosto eloquente al riguardo),narra di due solitudini che hanno il piacere di incontrarsi e di regalarsi l'una con l'altra l'ulteriore possibilità di rieducarsi alla compagnia e ad amare.O anche solo ad affezionarsi.Forse qualche snodo è troppo facile,mancano efficaci personaggi di supporto(a parte la madre di lei) e anche il matrimonio della figlia in cui Harvey è trattato così male a livello organizzativo sembra poco verosimile,siamo quasi ai livelli del matrimonio di una delle sorellastre di Cenerentola.Eppure è un film che si lascia guardare senza pretese e riesce a strappare qualche sorriso.Il doppiaggio è da codice penale.
regia piuttosto piatta
prova ottima
eccellente
troppo in secondo piano
non incisivo
poco più di una comparsata
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