La recensione su La battaglia dei tre regni

Name: La recensione su La battaglia dei tre regni
Item: La battaglia dei tre regni
Rating: 8
Author: bradipo68

di bradipo68

8 stelle

Sicuramente c'è da rallegrarsi che il rotondetto John Woo,dopo aver fatto incetta di premi più in Europa che oltreoceano sia ritornato a casa base una volta appurato che Hollywood ha provato a centrifugargli il cervello con progetti sempre più assurdi.C'è da ringraziare Dio a faccia in terra se i santoni hollywoodiani lo hanno lasciato tornare all'alma mater patria.E lui che fa?Gli spara in faccia come una mitragliata di kalashnikov forse quello che è il suo miglior film da una ventina d'anni a questa parte.Io parlo dopo aver visto la versione corta(si fa per dire) di circa due ore e mezzo ma ne esiste un'altra di durata doppia che sicuramente gli rende ancor maggiore giustizia.Il problema della versione corta è che sembra un liofilizzato,un concentrato di battaglie e di strategie in tempo reale,quasi ci apprestassimo a giocare l'ultimo grido viedoludico in ambito di tattiche e tecniche di guerra.La cinpresa di Woo flutua leggera e sta addosso ai corpi fornendo un'inconsapevole alternativa visiva alle battaglie kurosawiane che rendevano leggendarie opere come Ran o Kagemusha.Il taglio della ripresa di Woo è decisamente più hollywoodiano,il montaggio si fa frenetico,l'estetica diventa vicina a quella del videogame.Pur essendo ambientato nell'antichità l'aspetto è modernissimo.Poco male:non vince la guerra chi mette più forze in campo,vince chi ha la tattica migliore e il film è ricco di sottigliezze strategiche che lo rendono avvincente e sempre sorprendente.Dalla testuggine romana,allo studio delle condizioni metereologiche e della direzione del vento,al reperimento di munizioni mendiante finti attacchi nella nebbia.Lo spettacolo visivamente è ricchissimo,del resto il budget(80 milioni di dollari,da film hollywoodiano di alta fascia) faraonico è adeguato.Woo irrompe nel genere del wu xia dall'alto della sua grande perizia e con il suo senso dello spettacolo.E per la concorrenza(interna o esterna che sia) è durissima stargli dietro....