Regia di Seth Gordon vedi scheda film
Trascurabile commediola natalizia diretta da un regista che si deve ancora f(orm)are, "Tutti insieme inevitabilmente" è il tipico prodotto accomodante da passare sotto le feste all'insegna dei buoni sentimenti e dei valori familiari. Non che ci sia nulla di male ma questo tipo di film si assomigliano tutti e non passa mezz'ora senza essere già letteralmente travolti da noia e retorica. Anche qui, nonostante una partenza in controtendenza con la coppia perfetta che snobba i festeggiamenti in famiglia per andare alle Fiji, presto la vicenda rientra nei binari prestabiliti dal politically correct. I due innamorati, infatti, non riescono a partire per un problema di maltempo e sono quindi costretti a passare il Natale con i rispettivi parenti. Li aspetta un vero e proprio tour de force poiché entrambi figli di genitori divorziati e appartenenti a nuclei familiari non proprio in bolla. Nell'albero genealogico di entrambi se ne trovano di tutti i colori: si va dal burbero e solitario padre di lui alla fanatica religiosa madre di lei passando per zie zitelle, nipoti dispettose e fratelli wrestlers. Si sorride sporadicamente grazie alla verve di qualche interprete secondario (Duvall, Favreau, Spacek, Steenburgen) ma il plot è tutt'altro che entusiasmante e gli sviluppi narrativi troppo prevedibili. Gordon da parte sua non fa nulla per ravvivare il piattume se non affidarsi all'estro dei suoi protagonisti che però non incidono come sono soliti fare. Reese Whiterspoon continua ad essere carina e simpatica ma questi copioni non le rendono giustizia (nonostante la scena del "salta-salta" sia divertente) così come la scelta di un partner non proprio azzeccato come Vince Vaughn qui stranamente appannato, poco incisivo e stereotipato anche nella sua celebre logorrea.
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