La recensione su Louise Michel

di supadany

6 stelle

VOTO : 6,5.

Il film si inserisce bene nel tessuto sociale odierno, grazie all’idea vincente che sta alla base del soggetto.

Un gruppo di donne proletarie si trovano senza il posto di lavoro, senza alcun preavviso (desolante l’ingresso mattutino nella fabbrica completamente smontata in un amen subito dopo aver ricevuto le tute da lavoro nuove) ed hanno un’idea che pare bizzarra ma che trova subito tutte d’accordo … uccidere chi le ha lasciate senza nulla.

Purtroppo per loro il killer prescelto è tutto fuorché un professionista e quindi si vedrà un pellegrinaggio in giro per l’Europa (non a caso, dato che la prima meta è Bruxelles) per compiere la missione, assieme ad una di loro.

La pellicola è disseminata di momenti goduriosi (il palazzo che implode alle spalle della protagonista, la ricostruzione dell’attentato alle torri gemelle, per esempio) e si contraddistingue per un umorismo nero che in buona parte solletica a dovere.

C’è però anche qualche esagerazione (ad esempio avrei evitato di tirare in ballo una malata terminale per compiere la prima esecuzione) che mi ha un po’ infastidito e mi pare si sia andato un po’ in là, va bene il coraggio e la cattiveria, ma ci sono dei limiti a tutto.

Funziona bene la coppia di protagonisti con un gioco dei sessi totale, probabilmente un po’ azzardato e non del tutto riuscito (a mio parere si poteva proprio tralasciare e sarebbe funzionato tutto lo stesso).

Insomma un film che ha parecchie armi a sua disposizione con un plot di partenza esplosivo che forse, come ha già sottolineato qualcuno, ne avrebbe giovato se dietro ci fosse stato un Kaurismaki, o un Coen.

Un po’ dispersivo, con tante belle scenette e qualcun’altra dimenticabile a fare da contraltare.

Discontinuo, ma nel complesso discreto.