Regia di Benoît Délepine, Gustave Kervern vedi scheda film
Le operaie di una fabbrica tessile si ritrovano all'improvviso senza lavoro.Invece che rassegnarsi e subire passivamente l'ennesimo sgarro del "padrone",le donne prendono la piu' radicale delle soluzioni:con i soldi delle loro liquidazioni decidono di assoldare un killer per uccidere chi li ha mandate sul lastrico.Louise si incarica di trovare l'uomo giusto e di assicurarsi che il piano vada in porto.Trova Michel il piu' improbabile dei killer.Il senso del grottesco che attraversa il film ci porta tra alcuni dei piu' brutti aspetti della nostra contemporaneta':datori di lavoro che licenziano a loro piacimento,l'anonimia delle grandi societa' di capitali,il viaggio dei derelitti nelle stive delle navi,lo spostamento di capitali attraverso i giochi dell'alta finanza.E' contro queste cose,tra loro interdipendenti,che si scagliano con perfida ironia gli autori del film.Per capovolgere il mondo,sembrano dirci,dove anche i sessi possono scambiarsi di ruolo.Si ride di brutto.Ma si riflette anche.Ottimo esempio di satira sociale insomma.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta