Regia di Tatia Rosenthal vedi scheda film
Un personaggio in questo film meravigliosamente realizzato acquista un libro intitolato "the meaning of life".
Mentre non scopriamo mai esattamente cosa contenga quel libro,"$9,99" tratta domande sul significato della vita
con intensità e affetto.
è triste,sciocco,i personaggi molto umani sono persone che conosciamo e abbastanza reali da poter dimenticare
occasionalmente,di guardare l'animazione.
Questo non è un film per i giovani,non c'è "azione",niente "romanticismo" e poco per far ridere lo spettatore
ad alta voce.Piuttosto,ci viene offerto uno sguardo ironico e comico sulla natura umana,più adatto per coloro
che hanno vissuto abbastanza della vita in modo da essere in grado di identificarsi con i personaggi
pateticamente imperfetti del film,e guardarli con affetto piuttosto che con impazienza e disprezzo.
Gli essere umani,suggeriscono i registi,sono raramente in grado di comunicare con gli altri essere umani
persino di esprimere amore a coloro che amano di più.
Sono anche meno propensi a soddisfare le loro speranze e aspettative.Tutto ciò è una vissione pessimistica,certo
e anche piuttosto deprimente,ma alla fine ci rimane il messaggio che l'amore non solo è possibile ma anzi
è l'unica cosa che dà alla vita un significato.
L'amore - pazzo, fuorviato o bizzarro che sia - è tutto ciò che conta.
Quello della Rosenthal è un film che spiazza in continuazione, e che appare tutto tranne che conciliato e conciliante. Un film che parla di speranza, di esistenzialismo, di rapporti familiari e sentimentali, di spiritualità della vita in senso ampio, rifuggendo costantemente dalle facili e banali risposte che – dati alcuni aspetti della trama o il pregiudizio di molti sul cinema d’animazione – ci si potrebbe aspettare arrivassero. Intriso fino al midollo di certa cultura ebraica, $ 9,99 è oggetto difficile da maneggiare, un film che giunge a conclusioni quasi provocatorie nella loro ironica schiettezza, spesso figlia del nonsense yiddish. Non c’è lieto fine e neppure compiaciuto pessimismo, nel modo in cui le vicende dei singoli protagonisti vengono risolte. C’è solo la consapevolezza che l’unica cosa da fare è rendere le armi, rassegnarsi ad una vita che a volte premia a volte punisce, una vita il cui senso rimane e rimarrà sempre non detto e inconoscibile, anche se magari si nasconde in qualcosa di tanto semplice come un libro che costa meno di 10 dollari. A meno magari di non cercarlo.
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