Regia di Ken Russell vedi scheda film
Come per altri registi inglesi, il primo periodo creativo/produttivo di Ken Russell è stato all'insegna di diversi documentari televisivi. Nel 1962 Russell ne gira uno dedicato al primo grande compositore apparso in Inghilterra dopo almeno un secolo e forse più: sir Edward William Elgar. Non che non ci fossero stati altri compositori degni di un seppur minimo e relativo interesse tra XVIII e XIX secolo aldilà della Manica, ma appunto dopo il glorioso periodo Barocco il Regno Unito languiva di geni musicali. Con Elgar (1857-1934) si ha la prima, vera, nuova ascesa di questo mondo musicale: talento spiccatamente di stampo tardo romantico, influenzato dalla cultura tedesca ma naturalmente rimodellata da una sensibilità autenticamente inglese, musicista raffinato, sapiente ed eclettico, spesso genuinamente emozionante, elegiaco ma anche eroico. Russell prende a prestito alcuni filmati storici collettivi e fotografie, ma vi aggiunge molte sezioni di finzione e l'immancabile commento distaccato e puramente espositivo fuori campo, oltre ovviamente a un ampio campionario musicale. Il risultato è più che buono ed efficiente, con belle sequenze di cavalcate e passeggiate in bicicletta tra la natura di sapore romantico; a volte indugia un pò troppo sull'aspetto ufficiale ed eroico-nazionalistico di certa musica elgariana che presa però di per sé ha, come nelle celebri Pomp and Circumstance Marches (usate in parte da Kubrick in Arancia meccanica), una sostanza di pura sublimità che trascende la semplice forma pragmatica e retorica di circostanza ufficiale. 7 1/2
Nobile. Tra le musiche citate ci sono il Concerto per violoncello e orchestra, le Enigma Variations, le Pomp and Circumstance Marches, ecc.
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