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Bastardi senza gloria

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su Bastardi senza gloria

di Paul Hackett
2 stelle

Un gruppo di soldati ebrei americani, spietati tagliagole, opera nella Francia occupata dai tedeschi facendo strage di SS e soldataglia nazista. Quando la banda viene a sapere che, nonostante la guerra in corso, i vertici del Terzo Reich parteciperanno in massa alla prima di un film a Parigi (lo so che fa ridere, ma che volete che vi dica... la sceneggiatura non l'ho scritta io) per i "Bastardi" si affaccia la succosa possibilità di compiere un'azione che potrebbe addirittura far terminare la guerra. Cosa dire di una pellicola che tra gli utenti di FilmTv può annoverare più stelle della Via Lattea? Soltanto che NON sarò obiettivo: Quentin Tarantino non lo sopporto più. Non sopporto più i suoi interminabili leziosissimi dialoghi che una volta mi sembravano brillanti e che oggi mi sembrano solo di una noia mortale, non sopporto il suo strabordante citazionismo che una volta sembrava la cifra stilistica di un grande innovatore e che ora appare il più pesante limite di un regista che sembrerebbe essere solo un geniale (e chi lo nega?) assemblatore e rimasticatore di pietanze già cucinate da altri, non sopporto più i suoi vezzi cinefili (come l'utilizzare attrici somiglianti alle sue eroine di gioventù... per dirne una, Diane Kruger è semplicemente identica alla Barbara Bouchet di "Milano Calibro 9"), non sopporto più la sua ossessione per i piedi femminili (ma è possibile che in ogni film debba sempre trovare un modo per infilarci qualche inquadratura fetish?), non sopporto più la sua eterna aura da ragazzaccio goliardico che fa i miliardi sghignazzando e, soprattutto, non sopporto più lo sbrodolarsi estasiato e complimentoso degli stessi critici che hanno per decenni ricoperto di letame (nemmeno tanto metaforico) il cinema di genere che Tarantino cita in maniera ossessiva e persino mimetica. Ma, in fin dei conti, si può sapere cosa avrebbe di tanto straordinario questo "Inglorious Basterds"? Interminabile, verboso, prolisso, presuntuoso... un polpettone autoreferenziale, un giochino masturbatorio ed autocompiaciuto che recupera l'estetica ma non la sostanza dei film di serie Z. Già... perché in questo patinatissimo coacervo citazionistico che è "Bastardi senza gloria", drammaticamente, manca proprio l'azione, il sano divertimento che era l'unica ragion d'essere (e non era poco) dell'irripetibile stagione del cinema di genere, soprattutto italiano, degli anni '60-'70. Certo, non tutto è da buttare, anzi... la messinscena è sontuosa (a differenza dell'estetica "cheap" dei film che cita), il cast di buon livello (almeno nella parte tedesca... preferisco sorvolare sulla penosa caratterizzazione offerta da Brad Pitt e sul tentativo fallimentare di far recitare gente come Eli "Hostel" Roth), alcuni momenti (l'incendio nel cinema ad esempio) decisamente potenti e suggestivi: nell'insieme, lottando con le mie idiosincrasie, assegnerei a "Bastardi senza gloria" le classiche tre stelle di una sufficienza media, ma ho già detto che NON sarei stato obiettivo perché, non so se si è capito,Quentin Tarantino non lo sopporto proprio più... e allora, se stroncatura deve essere, che sia bella pesante... voto pessimo.

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