Espandi menu
cerca
Bastardi senza gloria

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

Recensioni

L'autore

hallorann

hallorann

Iscritto dal 7 ottobre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 90
  • Post 12
  • Recensioni 621
  • Playlist 15
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bastardi senza gloria

di hallorann
8 stelle

Il colonnello Hans Landa giunge in una cascina delle campagne francesi, i nazisti hanno occupato Parigi, e lui meglio noto come il “cacciatore degli ebrei” è deciso a scovarne il più possibile. Uomo dai modi garbati e subdoli, dopo la visita interrogatorio sottile e inesorabile come il suo stile trova conferma ai sospetti che il padrone di casa nasconde la famiglia ebrea dei Dreyfus. Sarà una strage dalla quale si salverà solo Shosanna. Intanto un gruppo di soldati americani di origine ebraica e due fuoriusciti dell’esercito tedesco capitanati dal tenente Aldo Raine sono incaricati di catturare, torturare e uccidere nazisti. Caratteristica del comando è fare lo scalpo alle vittime, mentre Raine ai collaborazionisti e ai “pentiti” incide una svastica in fronte…a futura memoria! La giovane Shosanna a Parigi è diventata proprietaria di un cinema, complice un eroe del terzo Reich che si invaghisce di lei, ospiterà una premiere del film a lui ispirato. Questo evento, a cui parteciperanno il ministro della propaganda Goebbels, Goering e persino Hitler, sarà occasione di vendetta per Shosanna e per la “sporca dozzina” un’azione eroica da non perdere. Non mancheranno le sorprese e i colpi di scena e l’indomito Raine riuscirà a scolpire il suo capolavoro. Come in tutti i suoi film Quentin Tarantino prende spunto da un vecchio b-movie italiano e poi va per la sua strada. Succede anche in BASTARDI SENZA GLORIA, un film di genere bellico con infiltrazioni western e umoristiche, sullo sfondo di uno scenario para e fantapolitico. Stavolta parte appunto da QUEL MALEDETTO TRENO BLINDATO di Enzo Girolami Castellari, passa per QUELLA SPORCA DOZZINA di Aldrich, tocca Di Leo, Coppola e tanti altri, cita i nomi di Antonio Margheriti e Edwige Fenech. Il suo cinema è puro divertimento e (re)invenzione, anche storica. L’Hitler che urla, sbraita, sghignazza e gode vedendo un film della propaganda in cui un cecchino (l’eroe citato prima) uccide uomini come mosche è sopra le righe ma non molto dissimile dalla realtà. Oggi Tarantino rappresenta cinematograficamente la libertà assoluta di scrivere e dirigere ciò che vuole, facendo storcere il naso e divertendo da matti. Solo lui può musicare i suoi film utilizzando colonne sonore di altri film e inserirle a suo piacimento. Il Morricone di ALLONSANFAN dei Taviani (lontano anni luce eppure efficace), LA BATTAGLIA DI ALGERI  di Pontecorvo, LA RESA DEI CONTI  di Sollima, DA UOMO A UOMO di Petroni (omaggi western ad hoc) e poi un brano di Riz Ortolani, una canzone di David Bowie e Giorgio Moroder, fino a scovare sconosciuti musicisti francesi e tedeschi (tra i quali spicca un Jacques Louissier morriconiano). Come non trascurare il reparto attori in cui primeggia da sempre e riesce a cavare sangue pure dalle rape (vedi l’ottimo Brad Pitt), lancia allo sbaraglio un piccolo attore televisivo Christoph Waltz e ne fa una star, dà lustro alle attrici Diane Kruger e Melanie Laurent. Genio o geniale citazionista? Il dilemma continua ma avercene…

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati