Regia di Jane Campion vedi scheda film
Non è la solita biografia convenzionale di un genio della Letteratura, come se ne sono viste tante: l'approccio della Campion è più creativo, l'ottica attraverso cui ci viene narrata la storia è femminile, poichè la vera protagonista è Fanny Brawne, giovane ragazza benestante innamorata del geniale ma povero poeta John Keats. L'accento è posto sulla quotidianità del vissuto dei due personaggi, sui rituali familiari che a poco a poco vengono scardinati da una passione divorante, per quanto mai consumata interamente: il film stesso, dopo una prima parte un pò troppo didattica ed espositiva, prende il volo a partire dalla scena nel bosco in cui Fanny e John riescono finalmente a baciarsi, e in seguito si fa decisamente più vibrante ed appassionato (molto bella la scena della corrispondenza epistolare fra i due, accompagnata da un suggestivo volo di farfalle in camera di Fanny). La regia della Campion in questo film è più precisa rispetto alle ultime prove, che in genere erano state ritenute deludenti: c'è un indubbio rigore nella composizione dell'inquadratura, nel montaggio e nei movimenti di macchina, con una suggestione visiva che non risulta quasi mai oleografica e che risulta appropriata all'argomento scelto, quello della passione di stampo Romantico. Le scene d'amore sono caste e intense, e il momento in cui Fanny viene a sapere della morte di Keats e scoppia in un pianto disperatissimo è davvero toccante: merito, naturalmente, anche degli attori, in primis l'inedita attrice australiana Abbie Cornish, che illumina il film con la sua bellezza, ma anche con un talento considerevole, che avrebbe senz'altro meritato dei riconoscimenti (che, però, non mi risulta siano arrivati). Ben Whishaw è ugualmente convincente come Keats, per quanto leggermente meno espressivo (ma forse si tratta di una precisa scelta di regia), e altrettanto bravo Paul Schneider nei panni dell'"antipatico" amico di Keats, Charles Armitage Brown, che sembra essere attratto sia dal poeta che da Fanny, e che invece finirà per mettere incinta la cameriera. L'inserimento di alcuni brani di poesie dell'autore (sui titoli di coda ci viene recitata l'Ode to a nightingale) è stato fatto con intelligenza, anche se resto del parere che le poesie, per essere apprezzate, è meglio leggerle in un libro.
voto 8/10
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