Regia di Jane Campion vedi scheda film
VOTO : 6++.
Adoro da sempre Jane Campion, ma tra i suoi film che ho visto “Bright star” è senza dubbio quello che mi ha convinto di meno.
Certo la sua mano si vede, almeno in alcuni spezzoni, ma purtroppo manca qualcosa per far lievitare una storia che a volte tende a trascinarsi fra i tira e molla della relazione amorosa rappresentata.
John Keates (Ben Whishaw) è uno squattrinato poeta i cui scritti non ricevono la considerazione che meritano, mentre Fanny Brawne è una studentessa di moda di buona famiglia che si avvicina al giovane attirata proprio dalle sue poesie.
Il loro rapporto passa tra alti e bassi determinati dalle loro diverse appartenenze sociali, ma anche dai loro diversi interessi e stili di vita.
Il fatto che poi la salute di John sia estremamente precaria non aiuta il rapporto e il giovane sarà per giunta costretto a migrare in luoghi più miti per provare a curarsi.
Il film parte col passo giusto, immergendosi subito nella situazione sociale dei due protagonisti, avvalendosi anche di dialoghi spigliati.
Ben presto poi è il rapporto tra i due giovani, fatto di avvicinamenti e repentini allontanamenti, a divenire assoluto protagonista della scena lasciando poco spazio al resto.
Non che questo sia un difetto, ma il costante alternarsi delle situazioni sentimentali tra i due (troppi cambi finiscono, in parte, per annacquare il melodramma che finisce col risultare un po’ “distante”) toglie un po’ di fiato alla vicenda, precludendo alla narrazione un proseguimento sicuro.
In ogni caso l’insieme è curato, nell’estetica, come si deve, soprattutto le scene all’aperto sfruttano in maniera convincente i colori e le stagioni per sottolineare i momenti e gli animi dei personaggi.
Se la cavano, seppur senza incantare, i due interpreti (per me molto meglio lei, sarà che il personaggio di Keates era assai più difficile da rendere efficace), finale che non può offrire grandi sorprese, ma la poesia sui titoli di coda è il giusto riconoscimento di un poeta che lasciò questa terra da signor nessuno per essere solo in seguito rivalutato.
Complessivamente direi che “Bright star” sia un film nobile al quale però manca una maggiore decisione e coesione nel racconto per lasciare un ricordo più incisivo.
Soddisfacente.
VOTO : 6++. Non mi ha convinto molto nella gestione della storia (troppi tira e molla tagliano un pò le gambe al racconto), per il resto cura molto bene l'estetica, soprattutto quando si trova in ambienti all'aperto.
VOTO : 6. Si poteva trovare di meglio per la parte. Non sfigura, ma nemmeno colpisce l'attenzione in maniera particolare.
VOTO : 6,5. Offre un bel temperamento e si cala sentitamente nel personaggio.
VOTO : 6. Un pò sopra le righe, personaggio poco stimabile, recitazione dignitosa.
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