Regia di Petr Weigl vedi scheda film
Un altro esempio di raffinata messa in scena filmica dal mondo della lirica, questa volta da parte di Petr Weigl, non nuovo in simili operazioni. La semplicità con cui il regista si attiene allo spirito e all'andamento dell'opera A Village Romeo and Juliet di Frederick (Theodore Albert) Delius è molto rispettosa e riverente, servendosi di una fotografia chiara e trasparente, paesaggi ameni, scenografie fresche perfettamente aderenti al carattere della musica tipica del compositore, di origine tedesca ma dalla sensibilità completamente inglese, anche se influenzato dagli autori francesi impressionisti. Uno stile, quello di Delius (1862 - 1934) pieno di tenuità coloristiche, di melodie soffuse e dolcissime, dai ritmi sempre smussati e rotondi, dalle armonie nostalgiche, che spesso viene accostato in ambito figurativo all'acquerello (infatti alcuni titoli di altre composizioni rimandano ad una dimensione paesaggistica ricreata con timbri orchestrali che, come una sorta di sinestesia, sembrano modellare il suono ad acquerello, per es. i due pezzi per piccola orchestra On Hearing the First Cuckoo in Spring e Summer Night on the River). 8
Delius per la sua quarta opera teatrale (iniziata nel 1897 ed eseguita la prima volta a Berlino nel 1907) ha adattato il testo di un racconto dello svizzero Gottfried Keller, ispirato dalla nota vicenda shakespeariana. I contadini Manz (L. Haverl, cantato da Barry Mora) e Marti (P. Mikulik, cantato da Stafford Dean) litigano per i confini di un appezzamento che in realtà appartiene al vagabondo Dark Fiddler (T. Hampson). I loro figli innamorati, Sali (M. Dlouhy, cantato da Arthur Davies) e Vreli (D. Maravkova, cantata da Helen Field) fuggono credendo di riuscire a vivere come vagabondi, ma poi scelgono di prendere una barca sul fiume e affondare, in un finale di estasi panica.
Arnold Schonberg-Chor, ORF-Symphonieorchester, direttore Charles Mackerras, uno dei migliori interpreti di Delius.
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