Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Werner Herzog ancora alla ricerca del genio, dell'anomalo, del diverso, insaziabile avventuriero aldilà di confini temporali o spaziali, implacabile arriva in Italia alla scoperta dei luoghi che hanno fatto da cornice alle gesta musicali, delittuose, travagliate di Carlo Gesualdo, principe di Venosa (Napoli 1560 ca - Gesualdo, Avellino 1613), nobile dedito per diletto alla composizione, dal temperamento focoso e violento, famoso in ambito musicale per le sue arditezze armoniche, addirittura "indecenti" per l'epoca, come ha affermato il viaggiatore e studioso di musica Charles Burney. Arditezze e dissonanze precorritrici delle strade intraprese dalla ricerca artistica di fine ottocento o meglio primo novecento, cromatismi melodici serpeggianti, dolorosi, insinuanti, smaniosi, declamazioni di puro sentimento quasi espressionista, che hanno portato alle estreme conseguenze il genere del madrigale nel periodo di declino storico, genere polifonico e imitativo che riferito al periodo cinque-secentesco è da identificare come componimento per lo più a quattro voci (ma anche in maggior numero), intorno ad un tavolo (o anche in piedi), e che segue melodicamente, ritmicamente e armonicamente con molta aderenza il significato del testo poetico. 8 1/2
Il film di Herzog è un addentrarsi nei meandri della residenza di Carlo Gesualdo, noto anche per aver ucciso con una trentina di pugnalate la moglie adultera Maria d'Avalos (qui una fascinosa Milva, schiva reincarnazione della defunta) insieme con l'amante Fabrizio Carafa nel 1590. E' un film in bilico tra documentario e finzione, con numerose interviste alle persone del luogo e soprattutto con musicisti filologi, Alan Curtis e Gerald Place.
Naturalmente l'aspetto migliore è la colonna sonora, madrigali eseguiti da Alan Curtis con Il Complesso Barocco e da Gerald Place col Gesualdo Consort of London.
Il prezzo assurdo del dvd: io ho avuto la fortuna di farmi registrare il film su Classica di Sky qualche anno fa.
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