Regia di Marco Amenta vedi scheda film
Un altro di quei film di lodevole impegno civile, che ricorda una storia, una delle tante storie purtroppo vere. Me la ricordo dai tempi in cui leggevo il settimanale Avvenimenti, uno dei pochi organi di stampa che una ventina di anni fa si sbattezzava specificamente sul tema della mafia e della legalità. Il film è ben girato e sa suscitare l'attenzione dello spettatore, anche se si sa quale sia la tragica conclusione della vicenda umana di Rita Atria. Tuttavia non mi sembra che il regista ritrovi lo stesso piglio che aveva dimostrato nel Fantasma di Corleone né che abbiano giovato al film gli obblighi imposti dalla coproduzione italo-francese (come l'attore che interpreta il ruolo del giudice che adombra la figura di Borsellino).
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