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La siciliana ribelle

Regia di Marco Amenta vedi scheda film

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La recensione su La siciliana ribelle

di bradipo68
8 stelle

Lo Stato,la mafia dai tentacoli infiniti che a tutto arriva.E in mezzo una ragazzina che cerca ostinatamente di far venire a galla la verità.La storia è quella,purtroppo vera,di Rita Atria,collaboratrice di giustizia suicidatasi una settimana dopo la morte di Paolo Borsellino.Un gesto estremo per far appurare la verità.Amenta su questa storia ha già girato un documentario ed è indubbio il suo trasporto per la protagonista.E ha il grandissimo merito di consegnarci un opera non pesantemente didascalica ma una storia vera su una ragazzina che un giorno si è scoperta improvvisamente donna e altrettanto improvvisamente ha dovuto sparire nel nulla per evitare mali peggiori.La parte migliore del film è proprio quella che descrive lo sradicamento di Rita dalla sua regione,dai suoi affetti(la madre comunque la ripudiò brutalmente).Ma il film parte da più lontano,parte dall'infanzia di Rita.Fino all'uccisione del padre vive nel ventre molle dell'ignoranza:non sa che cosa fa suo padre,uomo d'onore e piccolo boss locale,la sua vita è tutta un gioco all'ombra della rispettabilità della sua famiglia.ha ancora il vestito della Comunione addosso quando glielo ammazzano sotto gli occhi.Eppure sta già crescendo più veloce della sua età,ora cresce nella volontà di vendetta accomunata al fratello più grande.Ma quando anche lui è ucciso decide di demolire il muro d'omertà che tutto circonda.Porta i suoi diari,le sue fotografie appositamente scattate,le sue memorie al procuratore antimafia per far venir fuori la verità.E si ritrova di colpo sola,senza famiglia,con un altro nome che neanche le piace in un altra città con un rigido codice comportamentale da seguire.Per evitare di essere scoperta,le spiegano.ma lei ha difficoltà a capire,ha solo 17 anni,vuole vivere come fanno i ragazzi della sua età e per questo non esita a gabbare gli agenti che la controllano.E'forse questa la parte migliore del film,non che la prima parte non sia adeguata,anzi,Fornisce un contesto credibile attorno alla storia di Rita,ci offre una chiave di lettura della mafia come fenomeno atavico,come iscritto nel genoma dei siciliani.Un fenomeno necessario perchè lo Stato non ha la capacità di rispondere con i suoi rappresentanti che vengono dagli altri chiamati sbirri con grande disprezzo.Il mafioso invece aiuta tutti,all'inizio la figura del padre di Rita è quasi quella di un padrino di un altra epoca,un po'come Vito Corleone che viene quasi ucciso perchè non vuole entrare nel business della droga.Al padre di Rita invece lo uccidono perchè non è d'accordo nel fare soldi con la droga e mano mano che procede il film gli occhi della figlia che non volevano vedere la malvagità negli atti del padre riescono avedere ora anche la sua brutalità.E la racconta al processo.Dicevamo che la parte migliore del film è quella che coincide con la perplessità di Rita,la sua indecisione nel fidarsi o meno del procuratore,il suo straniamento in una città così diversa dal suo paesino di campagna.E la costante sono le sue lacrime quando uccidono il tenente dei carabinieri che le era stato vicino e quando dopo il primo atto del processo uccidono il procuratore antimafia.Ecco,forse questa ultima parte,quella del processo, è quella meno originale di tutto il racconto,ha un sapore di deja vù(quante volte abbiamo visto nei film i processi dei mafiosi,ne abbiamo visti molti anche in tv,di quelli veri),insegue quasi uno stile televisivo,da film di inchiesta.Questa è la parte più debole del film ma non per questo oscura quanto di buono è stato fatto vedere prima,Amenta rende un omaggio affatto retorico a una figura magari poco conosciuta ai più,una ragazza che ostinatamente vuole vendicarsi per la morte del padre col mandante della sua esecuzione,che quasi cerca di usare lo Stato quando non è possibile altrimenti,che non esita a sacrificare la propria vita,a non vivere l'amore della sua breve esistenza che era ritornato prepotente,solo per arrrivare alla verità.E non possiamo fare altro che essere grati a Marco Amenta per averci fatto conoscere la sua storia,a farci vedere la sua faccia in un piccolo spezzone alla fine del film.Veronica D'Agostino.che la interpreta è attrice notevole che spero venga valorizzata adeguatamente nel tempo....

Su

non male

Su Veronica D'Agostino

eccellente,spero di rivederla in altri film che valorizzino il suo talento

Su Gérard Jugnot

prova solida,come un buon padre di famiglia

Su Marco Amenta

un film doloroso,una storia tragica,un film da vedere

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