Regia di Guido Brignone vedi scheda film
La congiura ordita da Lorenzino de’ Medici, nel sedicesimo secolo, nei confronti del duca di Firenze Alessandro, reo di aver messo gli occhi addosso all’amata Bianca.
Guido Brignone aveva già due decenni di carriera registica alle spalle, quando approda a questo Lorenzino de’ Medici; trattasi di una pellicola storica piuttosto di maniera, senza particolari fronzoli e priva di evidenti morali, una semplice illustrazione di una vicenda più o meno nota (l’opera teatrale Lorenzaccio, di Alfred de Musset, 1834, si ispira agli stessi fatti; da qui partirà anche Carmelo Bene per la sua personale versione omonima). Con un cast solidissimo che comprende fra gli altri l’austriaco Alexander Moissi (malato di tubercolosi, morirà poco dopo le riprese), Germana Paolieri, Camillo Pilotto, Paolo Stoppa, Uberto Palmarini, Maria Denis, Romolo Costa e Mario Ferrari, Brignone mette in scena le tragiche gesta di un personaggio controverso e folle come Lorenzino de’ Medici, cercando però di rimanere più ancorato al lato spettacolare della trama (il movente passionale dell’omicidio del duca Alessandro pare traballante) che a quello prettamente storico, realistico. Il soggetto è dello scrittore Tomaso Smith, che ha curato anche la sceneggiatura insieme al regista. 3,5/10.
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