Regia di Richard Brooks vedi scheda film
L'opera di Joseph Conrad ha ispirato molto cinema di qualità,l'esempio della derivazione di "Apocalypse now" da "Cuore di tenebra" può bastare:nelle mani di un regista impegnato come Richard Brooks,che nella decade '60/70 realizzò forse i suoi lavori migliori,"Lord Jim" diviene un kolossal avventuroso che pone questioni profonde sulla natura dell'eroismo,sull'etica da assumere di fronte alle scelte da parte di chi comanda o chi viene eletto leader da chi è disposto a sacrificarsi o intraprendere azioni dedite a rivoltare uno status.Jim è un marinaio dotato di capacità non comuni,carismatico,che ha ogni carta in mano per diventare un condottiero,ma un episodio increscioso in mare ne decreta lo svolgimento dell'esistenza.E davanti ad ogni snodo cruciale delle imprese che andrà a compiere avrà spesso la Paura a fargli compagnia,creando perdite e disagi nei compagni di ventura che gli si stringono attorno,salvo compiere una scelta etica,appunto,che lo riabiliterà a se stesso,ad un prezzo altissimo. Lungo oltre due ore e venti,nella versione definitiva,più lunga di un buon quarto d'ora rispetto alla versione distribuita in Italia (alcuni dei dialoghi in inglese sono a testimoniarlo),il film ha un cast azzeccatissimo,che include un Peter O'Toole dilaniato tra terrore da vile e slanci da prode,una bellissima Daliah Lavi,attrice israeliana che comparve in pochi altri film,un laido ed infame opportunista interpretato da Curd Jurgens (qui Curt),ed un crudele Eli Wallach.Inoltre,appunto,bilancia il racconto tra sequenze d'avventura incalzanti e considerazioni filosofiche che ne fanno un apologo impegnativo. E' più semplice indossare la gloria che impugnare il coraggio,e "Lord Jim" enuncia tale assunto con chiarezza.
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