Regia di Pete Walker vedi scheda film
Una giovane ragazza, preoccupata dal rapporto con il suo ragazzo, finito alla deriva,decide di trovare conforto recandosi in chiesa e, quasi senza pensarci troppo su, decide d',impulso di confessarsi nella chiesa locale.
Il sacerdote sessualmente frustrato con cui la giovane ha la sfortuna di incrociarsi, è un maniaco bigotto che, ascoltando la ragazza, diventa ossessionato da lei al punto di non fermarsi di fronte a nulla.
Si scopre che Padre Xavier Meldrum è un prete represso, e che, sconvolto dalle rivelazioni della bella giovane, inizia a tormentarla fino ad arrivare a ricattarla, utilizzando subdolamente una registrazione furti a della confessione della giovane.
Aiutata dalla sorella e dal giovane prete invaghitosi di costei che la donna ospita dopo che si è ritrovato senza dimora, la ragazza dovrà lottare per salvarsi e convincere le autorità della follia totale dell'anziano prete.
Sgangherato e son kitch, ma assolutamente godibile e con momenti di suspence davvero efficaci, La casa del peccato mortaleè un film che invecchia bene e a cui è quasi impossibile vero male. Diretto da Pete Walker, regista inglese specializzato in B-movies di genere horror, il film si prende carico di farsi portatore di un messaggio anticlericale a dir poco coraggioso e spericolato, che si inserisce bene nel contesto di un periodo caldo ed effervescente in tema di laicità e libertà di pensiero e di professione di fede come quello dei pieni anni '70.
Bella e simpatica la protagonista Susan Penhaligon, purtroppo scomparsa dai circuiti ed efficace quanto ad aurea malefica Anthony Sharp, attore britannico dal vistoso naso aquilino che ben si presta a vestire i panni di un sacerdote dai tratti più satanici che celestiali.
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