Regia di Christine Jeffs vedi scheda film
Sunshine Cleaning, dai produttori di Little Miss Sunshine, ha tutti gli ingredienti del Sundance movie: ibrido tra dramma e commedia, protagonisti vagamente borderline, un elemento narrativo un poco scioccante, colonna sonora indie, regia e fotografia sciatte. Capita che ne vengano comunque buoni film, ma più spesso, come in questo caso, il modello estetico è applicato a sceneggiature indecise. Due sorelle, Rose e Norah, in difficoltà con il proprio precario lavoro, si inventano un’impresa di pulizie specializzata nel ripulire scene del crimine. Rose ha un passato da cheerleader, un figlio di grande fantasia ma dai comportamenti eccentrici e una relazione con il suo ragazzo del college, ora sposato a un’altra. Norah è il suo contrario, veste di nero, frequenta locali di terz’ordine, ha una relazione traballante ed è sessualmente un po’ confusa. C’è poi loro padre, Joe, che mentre le due sono al lavoro curerà il figlio di Rose, Oscar, espulso da scuola. Nell’aver costruito una piccola impresa, le due ritroveranno una direzione alla loro vita, non senza incidenti di percorso. Sunshine Cleaning non fa ridere, non fa piangere e non prende nemmeno sterzate grottesche. Cerca di mimare la vita, ma ne trasmette solo la noia.
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