Regia di Joshua Seftel vedi scheda film
In un imprecisato futuro o un presente alternativo, Hauser è un assassino per conto del governo USA, diventato ormai solo un simulacro di potere e in realtà una marionetta nelle mani della mega corporation Tamerlane. Inviato nel fittizio Turaqistan per far fuori un leader locale che sta pestando i piedi ai piani alti, s'innamora di una giornalista, entra in crisi e comincia ad avere ripensamenti circa il suo lavoro. Per certi aspetti il film fa tornare alla mente "The Second Civil War" (1997) di Joe Dante, più che Kubrick. Spinge sull'acceleratore, risultando anche piuttosto caustico, ma vive comunque solo di momenti.
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