Regia di David Cronenberg vedi scheda film
YOUNG CRONENBERG
Quando il leader di una associazione di appassionati centauri viene a sapere che un collezionista ha appena acquistato uno dei rari esemplari di moto Ducati 900, un prototipo della celebre casa italiana prodotto in soli 40 esemplari, e che costui intende piazzarla al centro di un salotto della sua villa ad esclusivo scopo contemplativo, l’uomo impazzisce di rabbia e studia un sistema per venire in contatto col bizzarro e facoltoso collezionista d’arte, e sottrargli in tal modo quel capolavoro di meccanica, sprecato nelle mani di un voyeur incallito e senza vero costrutto.
Assieme a due amici e complici, l’uomo si introduce nella villa del milionario spacciandosi per un giornalista di una rivista d’arte. Scoprirà ben presto ove è piazzato il gioiello, e noiterà che tra i pezzi da collezione esiste pure un esemplare esteticamente piacente di uomo, pagato per fare da soprammobile. Tramite costui, affetto da dipendenza da cocaina, il centauro riuscirà ad avere il gioiello italiano, tramite un singolare baratto.
Divertente corto di Cronenberg in cui l’autore canadese, in qualche modo, comincia a manifestare, seppure ancora sotto forma di abbozzo, una certa attrazione per il binomio carne/congegni meccanici, che costituirà poi una delle tematiche di base del regista maturo ed eccelso che di li a poco ci sorprenderà ogni volta con ognuna delle sue opere successive, specialmente quelle anni ’80 e ’90.
L’episodio è brillante, ironico, colmo di ironia, forte di personaggi bizzarri e sopra le righe che riescono a divertire senza celare il lato inquietante che maggiormente li caratterizza.
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