Regia di Stephen Deutsch vedi scheda film
Film che diffonde la religiosità commerciale ed ammiccante di certi predicatori televisivi. Per un po' regge l'illusione di trovarsi di fronte ad una testimonianza di vita provocatoria e rivelatrice, fintanto che il racconto si sofferma sulla realtà dei "senza fissa dimora" nella società dell'opulenza. Ma, ben presto, la qualità cinematografica altalenante, ed una certa ambiguità dei toni, fanno insinuare qualche dubbio: a tratti non si capisce dove finisca la denuncia sociale e dove inizi l'autocommiserazione, e dove la forza d'animo si smarrisca nel narcisismo bello e buono. Con la successiva fase della storia, tutto, però, diventa chiaro: il dramma e l'ironia sono solo i poli opposti dell'esteso egocentrismo del protagonista, in cui l'autore della trilogia con tanta baldanza si ritrae. Irritante autocelebrazione di un sedicente profeta, che arringa le folle con la sua furbesca dialettica.
Un uomo si risolleva dai guai in cui lui stesso si è cacciato grazie ad un attacco di visionarietà e grafomania, che egli scambia (o, soltanto, spaccia) per il frutto di un'illuminazione divina, diventando così uno scrittore di best-seller. Una storia vera.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta