Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Notevole film drammatico firmato da Clint Eastwood che ancora una volta porta in scena una storia triste con personaggi caratterizzati nei minimi particolari. Il Texano ancora una volta interpreta un uomo burbero (reduce dalla guerra di Corea), una sorta di evoluzione di Callaghan (sputa in terra di continuo, tra l'altro, come il pistolero di Leone), pieno di preconcetti (inizialmente è pure razzista) ma che, pian pianino, pur non perdendo il suo modo di fare spigoloso e rozzo, si scioglie grazie all'amicizia che stringe con una popolosa famiglia di orientali. Finale triste, così come la vita del protagonista del film che sacrificherà la propria vita in nome di ideali onorevoli (la giustizia e il culto del lavoro). L'uomo, paradossalmente, vive il suo momento più felice proprio a un passo dalla morte, quando inizia ad autoanalizzarsi, a riflettere sugli errori del passato e a modificare il proprio modo di vedere il mondo.
Il ritmo è lento, ma le ottime interpretazioni e le caratterizzazioni non lo fanno mai essere noioso. Ottimo. Voto: 8
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