Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Vivere con addosso il peso di aver ucciso uomini, logora.
L'anima, la mente e il corpo si piegano sotto la mole di un peso opprimente, di una morsa che stringe il cuore fin quasi a stritolarlo spremendogli fino all'ultima goccia d'amore, rendendolo incapace d'amare.
Walt è un uomo solo che si ritrova a combattere i fantasmi del passato quando una famiglia di "musi gialli" viene a vivere in una casa accanto a lui.
L'iniziale diffidenza e repulsione che ha verso la famiglia coreana, sintomo dell'americano patriottico e orgoglioso che è stato, si trasforma in sentimento di redenzione per espellere il veleno che gli riempie le vene.
Tao, l'adolescente della famiglia, incapace di ribellarsi ai soprusi di una società allo sbando, diventa il capro espiatorio per il perdono dei peccati.
Clint ormai è il regista dei sentimenti profondi. Li mette in fila e li filma con la cinepresa, li esprime con il volto, con i gesti e con le ombre, quelle straordinarie ombre che sono la sua firma nel mondo del cinema.
L'ultima grande prova di un'attore osannato troppo tardi è l'ennesima grande prova di un regista che è già leggenda.
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