Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Non c'è mai stato un mondo da rendere perfetto, l'hanno capito i Callaghan, i cavalieri senza nome, gli antieroi e la loro purezza mortale. Un Eastwood spietato solo con sé stesso mostra la via che il mondo deve seguire per andare avanti, le regole, la pace, il rispetto comune. Gran Torino è il bilancio registico di un percorso cinematografico e personale lungo quarant'anni, nel quale ha scontato la pena per non avere agganciato la controcultura dei70's, di non essere un'innovatore dell'immagine e del racconto, di non scodinzolare dietro alla critica militante. Eppure ha parlato di tutto, entrando in generi diversi per uscirne sempre pulito, ha affrontato argomenti scottanti che altri furbescamente aggirano. Ad ogni costo,con caparbietà e la sfrontatezza degli uomini di frontiera. Come i suoi personaggi che in qualche misura convergono nella storia e nel carattere di Walt Kovalsky di GranTorino.Grazie, eroe.
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