Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Walt Kowalski è un vecchio incattivito, razzista e conservatore. Ha appena perso la moglie, ha un rapporto terribile sia coi figli che con i nipoti, si porta dietro ricordi orribili legati alla guerra in Corea e odia quasi tutti gli abitanti del proprio quartiere. Ma l'incontro con Thao e la sua famiglia tira fuori sentimenti che sembravano del tutto spariti. Una vicenda semplicissima raccontata in modo ottimo: Eastwood utilizza il proprio personaggio stereotipico calandolo in un contesto reale e mostrando quanto sia odioso e solo, senza rinnegare il background culturale da cui proviene, ma sublimandolo (la medaglia al valore sul petto di Thao) per tirarne fuori una parabola di amicizia e reciproca comprensione (l'auto andrà al ragazzo, ma solo se la accetterà in quanto tale), riuscendo a fornire con poche parole anche un quadro molto sentito contro la guerra e la vendetta. Un film per certi versi elementare, sicuramente lontano dai miei riferimenti, che però riesce a commuovere sinceramente.
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