Regia di John Patrick Shanley vedi scheda film
Tradizione e modernità, uomini e donne, tanti i campi in cui si esercita il dubbio nel film di John Patrick Shanley, adattamento, fin troppo evidente nella regia, del suo dramma teatrale che ha visto, sui palcoscenici italiani, la migliore prova della carriera di Stefano Accorsi. Brooklyn 1964, a un anno dalla morte di JFK e Giovanni XXIII, in pieno Concilio Vaticano II: la Chiesa è squassata da tendenze riformatrici e conservatrici e in una piccola scuola cattolica questo scontro è rappresentato da Suor Aloysius (Meryl Streep), dura e tradizionalista custode delle regole, Suor James (Amy Adams), pura e timida innovatrice, Padre Flynn (Philip Seymour Hoffman), suadente e moderno predicatore amato dai fedeli. Un sospetto abuso di quest’ultimo, sullo scolaro nero Donald Miller, è la bomba silenziosa che deflagra tra le mura di Dio e fa esplodere il dubbio del titolo. Solo a parole, a differenza della pièce il contesto storico-politico è solo accennato e tutto è didascalico e già deciso: la scena madre (superiora) finale sembra solo un esercizio di stile tardivo. Hoffman e Streep duellano di gran mestiere ma è Amy Adams la terza che gode, ottima comprimaria. «E la Chiesa si rinnova…» direbbe Gaber.
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