Regia di John Patrick Shanley vedi scheda film
Il dubbio del titolo non è un unico dubbio.
Non è infatti soltanto il dubbio della colpevolezza di Padre Flynn, ma è un quesito ben più vasto e insondabile, destinato a non ottenere mai una risposta: esiste veramente Dio? Ma soprattutto, sto davvero agendo secondo il Suo volere? La via che sto percorrendo è quella giusta?
Il film mette molti dubbi anche a noi: come si può dubitare della faccia pacioccosa, mite e simpatica di Philip Seymoyr Hoffman? Eppure... Come si può non capire che Meryl Streep è una vecchia bacchettona reazionaria che ammette tranquillamente di non sopportare un prete anticonformista che usa addirittura "la biro"?!? Eppure...
Infine, uno spaccato agghiacciante della società americana degli anni '60. Ben lungi dal raggiungimento del Sogno Americano, è una società chiusa, bigotta, razzista. Paradossalmente, l'unica persona cui interessa il benessere di un ragazzino di colore è una suora severa e intransigente, eppure c'è pochissima traccia della compassione verso la vittima, surclassata dalla ripugnanza nei confronti del carnefice che dà più noia per ciò che rappresenta più che per quello che fa. Perchè non bisogna tralasciare che questo film parla anche di una lotta di genere mai interamente superata: donne contro uomini. Le suore sono senza stipendio, sottomesse ad una gerarchia ecclesiastica composta da soli uomini che, quando gli torna comodo, non si fanno scrupolo di ricordar loro il voto che han fatto di obbedienza a Dio (e di conseguenza alla Chiesa, che i preti loro superiori rappresentano); le suore vestono in modo castigato, si svegliano all'alba, bevono acqua e latte e mangiano silenziosamente cose ripugnanti che non si riescono nemmeno a masticare. I preti invece hanno uno stipendio, la brillantina per i capelli, ridono sguaiatamente prendendo in giro i parrocchiani, bevono vino e mangiano laute cenette a suon di musica.
Quindi, la lotta di Suor Aloysious da battaglia contro i mulini a vento, diventa anche tentativo di riscatto e forse... anche di vendetta personale. Ma come darle torto? E come dar torto al dubbio che la lacera: sto perseguendo un fine superiore... o soltanto il MIO fine?
Inquietante.
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