Regia di John Patrick Shanley vedi scheda film
VOTO : 7.
Impostato su un’impalcatura tipicamente teatrale, fatta di pochi luoghi e dialoghi molto lunghi, oltre che ben scritti e funzionali a sviscerare il soggetto, ha il merito di trattare dei temi molto attuali e spinosi, dando voce a campane diverse.
E lo fa riuscendo in pieno ad insinuare nello spettatore il dubbio, proprio del titolo.
Tre figure monopolizzano la scena, grazie ad una scrittura densa che regala personaggi con diverse sfaccettature, senza dimenticare la bravura degli interpreti (a loro modo impressionanti nei momenti salienti).
Una suora vecchio stile, severissima, profondamente legata ad una tradizione ormai in degrado, per la sua mentalità onesta sopra ogni cosa.
Un prete di buon animo, ma con un rapporto troppo profondo (ed un passato lacunoso), e quindi mal visto, con un allievo di colore.
Una giovane suora che subisce le “piene” dell’animo dei due protagonisti cardine, manifestando una costante insicurezza che aiuta a creare quell’equilibrio sui diversi punti di vista.
Il film ha il merito, secondo me ovviamente, di essere equilibrato tra le parti, di insinuare il dubbio, ma anche lasciarlo lì sospeso, a giudizio personale dello spettatore.
Avrà fatto davvero qualcosa di male il prete? Sicuramente qualcosa di sconveniente sì, ma sarà davvero andato oltre i limiti imposti dalla morale e dalla società?
E così tra un personaggio profondamente legato alla chiesa (la suora) ed un altro ambiguo e moderno (il prete) ognuno di noi può prendere la sua decisione a riguardo.
Ispirato e problematico, il dubbio rimane.
VOTO : 7.
Regia da interni, ma è comunque incisivo, almeno in alcune situazioni, nel riprendere le espressioni dei personaggi.
VOTO : 7.
Ruolo diverso rispetto alla sua recente filmografia decisamente più leggera.
In ogni caso è un mostro di bravura, come sempre, ad impossessarsi del suo personaggio.
Fa quasi paura ...
VOTO : 7.
Qualcuno ha scritto che non era il ruolo adatto a lui visti diversi precedenti (vedi per esempio "Onora il padre e la madre").
Invece secondo me è proprio azzeccato per quello; in questo modo risulta ancor più spiazzante.
Per il resto è decisamente convincente.
VOTO : 6,5.
L'avevo lasciata in "Come d'incanto", me la ritrovo nei panni di una suora.
Brava a non farsi del tutto schiacciare dall'estro dei due protagonisti ed a rappresentare in pieno il dubbio del suo personaggio.
VOTO : 6+.
Più che sufficiente.
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