Regia di Danny Boyle vedi scheda film
Dalla baraccopoli al tetto del mondo passando per un quiz televisivo.Danny Boyle dirige la versione cinematografica del cinepanettone made in Bollywood,per un nuovo sogno indiano.Ma forse di fronte ai mucchi di soldi,ai quiz milionari tutto il mondo è un po'paese,tutti sono colti alla stessa maniera dalla frenetica compulsione del sogno di cambiare vita.E all'Academy Awards gli hanno creduto riempedogli il fagotto di Oscar,ben 8, tra cui uno che grida realmente vendetta:quello alla regia.Ora io stimo molto il regista inglese ma qui ha esagerato con i sofismi,le ricercatezze,i ghirigori con cui ha voluto infarcire il suo racconto di inferno e paradiso.Movimenti di macchina che vogliono essere preziosi ma sono solo dozzinali,un po'come quelle collane di bigiotteria che sembrano catene per biciclette,uno stile che riprende usi e consuetudini del peggiore dei registi di videoclip per dare luogo a una visione letteralmente indigesta.Una regia totalmente al di fuori dei suoi canoni stilistici.Sfido chiunque a riconsocere la mano di Boyle dietro questo film.Se una regia simile l'avessa fatta Tony Scott cantore incontrastato del videoclip di celluloide non mi sarei stupito.Non c'è nulla da salvare?Qualcosa da salvare in realtà c'è.La storia di Jamal del fratello coltello Salim e della bella-impossibile Latika non è da rigettare in toto:l'inizio fa presagire ben altre cose,la parte della prigionia presso sfruttatori di bambini per elemosine(che non esitano neanche a storpiarli per riscuotere più oboli)ha un aria alla Oliver Twist sinceramente non disprezzabile ma per il resto non sono riuscito a trovare motivi di appassionarmi,mentre procedevo nella visione mi chiedevo come avesse fatto a vincere tanti Oscar?Il film di Boyle ha un aria terribilmente furbetta,un film cerchiobottista che ha le carte in regola per piacere al pubblico(ache se a dire la verità gli incassi non sono stati pantagruelici) e anche per fare breccia nel cuore e nella cinefilia di certa critica.E'un film occidentale che si traveste da bollywoodiano annaffiandosi con l'acqua di rose,la storia di riscatto incredibilmente guidato dal destino(le varie domande al quiz che guarda caso coincidono con episodi della vita di Jamal,il continuo ritrovarsi sempre abbastanza casualmente di Salim e Latika fino alle incredibili casualità nella parte finale)magari non è nuova.Nuova è la confezione ipervitaminica,i colori che sembrano venir fuori dallo schermo tanta la loro prepotenza,il modo di recitare ipercinetico che quasi ricorda una soap sudamericana,mentre si sublima l'arte del taroccamento con il balletto finale alla stazione che sa di chiosa come a mettere un punto alla fine della narrazione.Più finto Bollywood di così è difficile.Boyle dimostra di aver visto tanti film e lo fa vedere ancora una volta:ci dà un idea dell'India superficiale e troppo patinata:voi direte e le baraccopoli?Il colore dei panni lavati nel fiume?I palazzoni soffocanti?Si ,certo si fanno vedere ma lo spettatore è trattato come il turista che viene portato a vedere la gente che lava i panni nel fiume:si fa vedere da lontano,si fa annusare la povertà solo per mettere a posto la coscienza,solo per dire di non aver fatto il turista,di aver visto la vera India,quella lontana dai siti turistici.In realtà non è così:finisci di vedere il film e dell'India ne sai esattamente quanto prima,ne più ,nè meno.Anzi una cosa la impariamo:anche dall'altra parte del mondo c'è Chi vuol essere milionario e anche lì,volendo,si possono vincere tanti soldi.Magari ti aspetti di vedere Gerry Scotti col suo faccione rassicurante e invece trovi la versione indiana barbuta di Paolo Conticini,degno compare di De Sica nelle ultime festività natalizie brasileire,esempio di bastardissimo conduttore venuto anche lui dalle baraccopoli che per non dividere la sua fama con nessuno non esita a dare a Jamal la risposta sbagliata pur di farlo cadere.In barba a qualsiasi deontologia o regolamento...pensate se succedesse da noi:fioccherebbero le interrogazioni parlamentari e invece lì niente...non interessa a nessuno.Infine da sottolineare due scene per me assolutamente scult:la richiesta d'autografo del piccolo Jamal all'idolo cinematografico arrivato in elicottero,richiesta fatta con una bel pigiamino di cacca,quasi una riedizione del supereroe Troma per eccellenza,il Vendicatore Tossico/Toxic Avenger figlio di una discarica(mentre qui il piccolo ostinato riemerge da una schifosissima latrina) e la morte di Salim nella vasca piena di soldi dicendo "Dio è grande" che fa pensare a un ibrido tra la follia di Scarface e il bagno del deposito di dollari dello zio Paperone.....
il peggio dello stile videoclipparo
il peggio dello stile videoclipparo
funziona nella parte di Jamal,sembra sempre capitato lì per caso
bellissima,veramete da togliere il iato
boh
perfido quanto basta
nella parte dell'ispettore
nella parte del fratello Salim,cariato a pallettoni
ok
boh
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta