Una notte, in un elegante ufficio del centro, un uomo seduto davanti a vari computer analizza il profilo di Nazareno: 34 anni, nato a Roma, infermiere geriatrico, picchiatore mercenario per il recupero di crediti, ex detenuto. Ma è un'altra informazione che cattura l'interesse dell'uomo: Nazareno fa parte di una piccola confraternita cattolica. Ora gli sembra un soggetto interessante. Fin da piccolo, Nazareno ha frequentato un gruppo religioso per volere del padre e porta come una croce il peso del proprio nome. L'uomo viene scelto da un avvocato che opera nelle alte sfere ecclesiastiche per un importante incarico alla ricerca dei vangeli apocrifi. Inconsapevole del vero scopo della missione, Nazareno si ritrova coinvolto in un terribile traffico internazionale.
Ecco. Uno dei tanti - troppi, a dire il vero - esempi del Perchè a certi (gg)giovani cineasti (ahah) indipendenti (ahahah) andrebbe proibito l'accesso allo strumento-cinema. Ma proprio al livello più 'basico', ossia impedendo loro l'accesso a luoghi quali centri commerciali, rivenditori di elettronica & assimilabili. Tutto è, in questo 'Nazareno' (!), orribilmente SOTTOLINEATO, didascalizzato… leggi tutto
Ispirato ad eventi realmente accaduti e presentato come una sorta di nuovo paradigma del cinema indipendente italiano, Nazareno parte in maniera spiazzante, quasi surreale nel suo estremo realismo: disegna una Roma sotterranea, suburbana, una periferia in cui la malavita sguazza e ingoia personaggi marginali e disperatamente soli costretti dalle circostanze a vivere di espedienti. Con sopra a… leggi tutto
Senza dubbio c'è un po' troppa carne al fuoco...Spesso si sfiora il caos, a dirla tutta...E aggiungiamo pure un pizzico di presunzione. Però non posso valutare negativamente un'operazione così coraggiosa e coinvolgente, visto che il cinema italiano oggi ci lascia troppo spesso a becco asciutto. e operine come questa danno un po' di soddisfazione. leggi tutto
Senza dubbio c'è un po' troppa carne al fuoco...Spesso si sfiora il caos, a dirla tutta...E aggiungiamo pure un pizzico di presunzione. Però non posso valutare negativamente un'operazione così coraggiosa e coinvolgente, visto che il cinema italiano oggi ci lascia troppo spesso a becco asciutto. e operine come questa danno un po' di soddisfazione.
Ispirato ad eventi realmente accaduti e presentato come una sorta di nuovo paradigma del cinema indipendente italiano, Nazareno parte in maniera spiazzante, quasi surreale nel suo estremo realismo: disegna una Roma sotterranea, suburbana, una periferia in cui la malavita sguazza e ingoia personaggi marginali e disperatamente soli costretti dalle circostanze a vivere di espedienti. Con sopra a…
Difficile dire cosa sia stata Roma per il cinema - e non solo per quello italiano - senza cadere nella retorica e nei luoghi comuni. Solo poche città al mondo (Parigi, New York, forse Londra) hanno saputo occupare lo…
Ecco. Uno dei tanti - troppi, a dire il vero - esempi del Perchè a certi (gg)giovani cineasti (ahah) indipendenti (ahahah) andrebbe proibito l'accesso allo strumento-cinema. Ma proprio al livello più 'basico', ossia impedendo loro l'accesso a luoghi quali centri commerciali, rivenditori di elettronica & assimilabili. Tutto è, in questo 'Nazareno' (!), orribilmente SOTTOLINEATO, didascalizzato…
"Noir" amatoriale sull'anima "underground", popolare e cosmopolita, della capitale, buona di giorno ma cattiva di notte. Una ruspante divagazione, con sporadici elementi religiosi, sul lato in ombra del grande cupolone.
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