Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Solito film Vanziniano
Alla festa di inaugurazione del ristorante “L’Impero del Sushi”,una manifestazione "trendy" e molto "glamour", l’evento mondano dell’anno, organizzato da Ilaria della Rocchetta, la più famosa PR di Roma, partecipano celebrità internazionali e vip di ogni calibro e genere , dal grosso imprenditore di Milano, alla velina appena approdata nel mondo della spettacolo, dalla principessa oberata di debiti, alla star di Hollywood. All'appello non manca nessuno,anzi c'è anche una serie di imbucati,l'assistente di un famoso chirurgo plastico,un coatto di borgata, proprietario di un negozio di abbigliamento,alias Enrico Brignano, il gestore di un ristorante in crisi, il sempre bravo caratterista Maurizio Mattioli e il portiere del Grand Hotel,Carlo Buccirosso,che concede favori a tutti, in cambio di qualche generosa mancia e un simpatico cronista di rosa,
Formula vincente dei cinepanettoni non si cambia e la tipica ricetta dei celebri fratelli, il solito mix di stereotipi,viene riproposta per l'ennesima volta,con discreto riscontro di pubblico.
Proprio qualche mese fa ci ha lasciato Carlo Vanzina , colui che ha inventato il cine-panettone cioè questo "magico" canovaccio natalizio,che è passato indenne attraverso trent'anni di storia italiana.Dunque è fuor di dubbio che il nostro abbia saputo intercettare con grande arguzia il gusto del pubblico,riuscendo sempre a sintonizzarsi sugli orientamenti degli spettatori e di questo sicuramente ha merito,peraltro tutti coloro che ci hanno lavorato, ne hanno detto un gran bene, sono fuori discussione dunque, la sua umanità,la sua professionalità, la sua simpatia.
Tuttavia a fronte di questi elogi, è necessario comunque per onore di verità e chiarezza ,sottolineare quanto questo tipo di cinema abbia nuociuto, alla commedia all'italiana,quella "colta" che affondava le radici nei film di Monicelli,Steno,Zampa,Risi,Loy, riducendola a una serie di scheck "facili e di basso profilo" ripetuti all'infinito,laddove con personaggi della statura di Buccirosso,Brignano e Mattioli e tanti altri si sarebbe potuto proporre una satira più graffiante ed un cinema si d'evasione,ma caustico e graffiante,"impegnato" nell'accezione più nobile del termin.Peccato, l'umorismo in salsa italiana è efficace,ma deve affrancarsi dai soliti clichè e imboccare una via più coraggiosa
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