Regia di Ago Panini vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Pellicola italiana che cerca di essere, almeno sulla carta, ambiziosa e che percorre strade poco praticate dal nostro cinema attuale, strizzando l’occhio ad un target di prodotto più internazionali del solito.
Purtroppo i conti non tornano e, nonostante le lodevoli intenzioni (e un cast molto ampio numericamente), il risultato mi è parso francamente deboluccio.
E’ una notte in apparenza uguale a tante altre nell’Italia degli anni ottanta, ma all’interno dell’hotel Bellevue succedono fatti strani.
Due balordi (Claudio Santamaria e Michele Venitucci) vi entrano per delle sigarette, ma poi cominciano a prendere di mira il portiere di notte (Giuseppe Cederna).
All’interno delle stanze invece succede di tutto; Giulia (Claudia Gerini) uccide accidentalmente il suo amante, il signor Bonetti (Rolando Ravello) nasconde un cane, Kitty Galore (Vanessa Incontrada) gira un film hard con Bibì alla regia (Bebo Storti) e Coco (Corrado Fortuna) come coprotagonista, mentre Enea (Raoul Bova) è vittima di una crisi di nervi, e Samuel (Gabriel Garko) si nasconde dopo una rapina.
Un evento comune sconvolgerà ancora di più la loro già travagliata nottata.
Film che semba sprecare un’occasione, a partire dal finale con una scelta apocalittica che poco si abbina a quanto visto fino a quel punto anche se comunque tirare le fila del discorso(i) non era certo così facile visto che fino a pochi istanti prima non si capisce bene dove il regista voglia andare.
Infatti anche se la struttura narrativa è multipla le intersecazioni sono assai rare e le varie “storielle” viaggiano per lo più per loro conto destando gradi di interesse poco uniformi.
Così l’inizio sembra promettere bene, ma poi cominciano ad esserci alti e bassi (con i secondi a prevalere); non male la storiella del portiere Santino e dei due balordi (con anche un’incursione fantasiosa di una termite gigante che gioca a scacchi), distante e con qualche buona sensazione quella del film osè, claudicante il segmento con Claudia Gerini, straziante quello con Bova, francamente inutile quello con Garko così come quello col cane introdotto di nascosto.
Insomma questo “Aspettando il sole” non mi ha convinto molto, qualche buona intuizione non manca, così come qualche dialogo sopra le righe può anche suscitare discrete sensazioni, ma poi il complesso rimane ben ancorato al suolo (ovvero non spicca mai il volo), almeno fino a quando lo stesso non trema e crolla.
Più deludente che brutto, manca purtroppo di consistenza.
VOTO : 5,5.
Ha qualche felice intuizione, purtroppo non abbastanza per sorreggere un film intero.
Altalenante.
VOTO : 5,5.
Cerca di essere intenso, ma il suo segmento di film non convince.
VOTO : 5,5.
Riesce a fornire al suo personaggio alcune sfumature interessanti, ma non compie il salto di qualità.
VOTO : 5.
Anonimo.
VOTO : 6+.
Personaggio sexy e spiccata personalità per lei.
VOTO : 5,5.
Personaggio piuttosto inutile.
VOTO : 6++.
Cane sciolto, disimpegnato con stile.
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