Regia di Michele Soavi vedi scheda film
Non c'è molto da aggiungere a quello che hanno scritto gli altri nelle critiche negative, salvo direi sottolineare come sono stati resi i personaggi:
il nazista che spara a un bambino alle spalle, però è buono perché esita (come se qualcuno lo stesse obbligando...); poi ovviamente invoca il rispetto della tregua (presunta) sventolando un fazzoletto bianco come quando si salutavano i treni in partenza (un nazista un po' mollaccione, direi);
i repubblichini come idealisti (magari pure, ma per un'idea di dittatura);
e i partigiani come banditi, a cominciare dal capo (e dalla locandina con il Preziosi imbavagliato).
Il sottotesto che sembra dire "gli anziani genitori vengono assassinati per dare una lezione a Michele Placido" è incommentabile.
Spezzo una lancia solo per Michele Placido che, forse anche per via di quell'espressione perennemente triste, è l'unico personaggio convincente (secondo me), preso fra due fuochi e ligio al suo dovere di poliziotto, sempre e comunque.
Una persona sinceramente pacifista può davvero subire delle ritorsioni se non si schiera, e questo è forse il maggior fallimento del film. Aver perso un'occasione per schierarsi non contro gli uni o gli altri, ma contro la guerra che imbarbarisce. Ma chissà se era quella l'intenzione...
P.S.: io ho visto solo la seconda parte, ma mi sembra che nel film Michele Placido abbia detto una battuta diversa da quella del promo "Io non ucciderò un altro italiano" (o qualcosa di simile). Qualcuno ha notato la cosa o è la mia immaginazione a essere "prevenuta"?
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta