Ispirato al controverso libro di Giampaolo Pansa, il film ripercorre la storia di una famiglia lacerata dalle divisioni politiche sul finire della Seconda guerra mondiale: un figlio aggregato alle brigate partigiane e una figlia, invece, entrata a far parte della milizia della Repubblica di Salò.
Note
Il film di Soavi, a conti fatti, paga l’ambiguità della rivendicazione superficiale e all’italiana, e descrive i Partigiani quasi come dei banditi. Il tratto, perdipiù, è televisivo e rimane lontanissimo dal maestoso, romantico e pervicacemente cinematografico sguardo di Giordana in Sanguepazzo. Gli attori si sforzano, a cominciare da Placido, ma vengono inesorabilmente risucchiati nella confusione e nell’indeterminatezza della sporca faccenda.
Soavi prosegue la vena pessimistica del nuovo corso avviato con Arrivederci amore ciao. Gira un'opera destabilizzante, poetica e lacrimevole. Coraggiosamente tratteggia figure patetiche (da un lato e dall'altro) e destinate all'Inferno, qui e ora.
discreto film non privo di belle sequenze. Nonostante vari difetti, è da vedere per il coraggio con cui narra fatti vergognosi della guerra civile. Il livore scomposto di certe critiche dimostra che il tasso di veleno iniettato nella società è ancora molto alto. C'è poco però del libro di Pansa, a cui va il commosso "grazie" della gente onesta.
NON HO VISTO IL FILM E NON ANDRO' A VEDERLO (IL MIO E' UN RIFIUTO RAGIONATO E CONSAPEVOLE). Mi si riferisce per altro che al di là dei contenuti fortemente censurabili e discutibilissimi, è proprio sul versante dell'estetica cinematografica che la pellicola fa acqua da tutte le parti, quasi "inguardabiled" per la sciatteria paratelevisiva della forma. Si potrebbe rispondere alla faziosità… leggi tutto
La guerra, fuori dalle linee del fronte, è la somma delle battaglie personali. Il civile combatte con la rabbia e con il cuore, che, talvolta, lo inducono a sbagliare, ma non possono essere messi a tacere. Il film di Michele Soavi si rifiuta di tracciare una mappa del torto e della ragione, in uno scontro tra eserciti che, da entrambe le parti, uccidono, distruggono e saccheggiano, e i… leggi tutto
Come per Ken Russell, anche per Michele Soavi provo a costruire un omaggio 'grezzo'. Prima di proporre i commenti brevi ai suoi lungometraggi da me finora visti (mi manca solo "Il sangue dei vinti", che temo possa…
Propongo stasera una playlist alquanto particolare, con un titolo fuorviante.
Quali sono i film che reputate inutili, così inutili che dalla storia del cinema e dalla vostra mente, ma soprattutto dal…
Ma chi l'ha detto che la cultura é solo di sinistra? Oddio, chi é stato é noto, ed oggi su Internet o ti allinei al pensiero imperante di sinistra o rischi grosso, come successo al sottoscritto, offeso e minacciato…
Il film di Soavi non c'entra niente, almeno come trama, con il celeberrimo libro di Pansa (così mi ha detto la mia mamma, che l'ha letto). Però mi sembra che fallisca innanzitutto nel dimostrare il concetto riassunto nel titolo, e cioè che il sangue dei vinti sia sostanzialmente uguale a quello dei vincitori. I vinti, infatti, abbracciano una causa sbagliata per non si capisce quale motivo…
Un calorosissimo saluto alla community di FilmTv (in particolare alla mia cinquina)!!! A causa di motivi personali (su cui sorvolo per non tediare), vi sarete certamente accorti delle mie sporadiche presenze sul sito.…
Tratto da il libro omonimo di Pansa, un film antistorico e anacronistico sceneggiato in modo becero e ignorante , girato male da un regista al quale gli horror gli venivano meglio.Recitazione al di sotto della mediocrità con un Placido che non invecchia mai.
Bocciato al festival di Roma e dal botteghino.
VOTO : 5,5.
Non ho letto il libro di Pansa, comunque il problema del film va oltre i contenuti che in molti hanno criticato, ma che personalmente non ho trovato così sbilanciati a favore dei conclamati malvagi, anzi, non manca il coraggio di far vedere cose che possono dare fastidio, ma che comunque non vanno ad inficiare (se non forse in un paio di scene un po’ sopra le righe,…
Il film, seguendo una sottile ed ingarbugliata trama centrata sull'omicidio di una prostituta, per la quale si ricorre eccessivamente a salti temporali, in realtà cerca disperatamente di descrivere uno spaccato dell'Italia dal bombardamento del quartiere S. Lorenzo a Roma (luglio '43) al 25 Aprile '45, raccontando invece le vicende collegate alla famiglia del Commissario di…
Non c'è molto da aggiungere a quello che hanno scritto gli altri nelle critiche negative, salvo direi sottolineare come sono stati resi i personaggi:
il nazista che spara a un bambino alle spalle, però è buono perché esita (come se qualcuno lo stesse obbligando...); poi ovviamente invoca il rispetto della tregua (presunta) sventolando un fazzoletto bianco come quando si salutavano i treni…
Tratto dal provocatorio libro di Pansa un film che, con un discutibile atto di revisionismo, prende una posizione distorta della realtà dell'epoca e pone fascisti e nazisti come vittime e non come carnefici dando un'idea faziosa e non troppo sincera su uno dei periodi più bui della storia contemporanea; ma il problema non è questo: infatti la regia non è…
Non lo avevo visto spinto dalla scarica di recensioni negative, ma, dopo averlo recuperato in video, me ne sono pentito!| Le critiche a proposito del film di Soavi sono di una faziosità politica, a dir poco, disarmante e se il contenuto non fosse stato quello (che è poi SOLO il dimostrare che il sangue umano versato, rosso o nero che sia, è sempre orrendo :…
Soavi viene dalla tv: i suoi lavori più noti sono spot e fiction, ma la sua passione, nemmeno tanto segreta, è da sempre l'horror. Non riuscendo a trovare un terreno in comune fra due situazioni tanto distanti, si è gettato con coraggio in questo lavoro di fondo storico, con una sottotrama poliziesca ed aspirazioni morali-revisionistiche. In sostanza sarebbe stato meglio se…
La guerra, fuori dalle linee del fronte, è la somma delle battaglie personali. Il civile combatte con la rabbia e con il cuore, che, talvolta, lo inducono a sbagliare, ma non possono essere messi a tacere. Il film di Michele Soavi si rifiuta di tracciare una mappa del torto e della ragione, in uno scontro tra eserciti che, da entrambe le parti, uccidono, distruggono e saccheggiano, e i…
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Commenti (5) vedi tutti
Soavi prosegue la vena pessimistica del nuovo corso avviato con Arrivederci amore ciao. Gira un'opera destabilizzante, poetica e lacrimevole. Coraggiosamente tratteggia figure patetiche (da un lato e dall'altro) e destinate all'Inferno, qui e ora.
commento di undyingdiscreto film non privo di belle sequenze. Nonostante vari difetti, è da vedere per il coraggio con cui narra fatti vergognosi della guerra civile. Il livore scomposto di certe critiche dimostra che il tasso di veleno iniettato nella società è ancora molto alto. C'è poco però del libro di Pansa, a cui va il commosso "grazie" della gente onesta.
commento di gherritvergognoso. pansa infame e babbeo
commento di antimesindecente e inguardabile sotto ogni punto di vista
commento di JohncoffeeNon lho visto e non lo vedrò…Non mi piacciono le cosiddette "revisioni storiche" ,fatte apposta per ribaltare il tutto…
commento di filmtvv