Regia di Ed Harris vedi scheda film
Cosa serve per fare un buon western? Prima di tutto una storia di amicizia lunga e virile tra l'uomo venuto dall'est dopo la guerra di secessione, che ha quasi sempre sparato per motivi legali e cerca l'imprevisto e l'uomo in nero, il giustiziere con sentimento che parla poco perchè non trova le parole, spara bene e crede nella legge (la sua) , costretto a perdere le sue certezze per una donna, puttana per indole più che per professione.
Poi un modo di filmare lento, rilassato a misura d'uomo in campo medio-lungo sfruttando tutto il paesaggio, illuminando gli interni come si deve fare ( clint docet ) e non sprecando le pallottole nemmeno nei duelli.
Poi ancora i dialoghi secchi, essenziali, senza fronzoli al limite incompleti dove contano i fatti più delle parole.
Poi ancora le facce giuste e ci sono, tranne forse quella di Jeremy Irons, troppo pulita anche prima di ripulirsi, per il resto nulla da dire anche la faccia della bella ha un suo perchè.
Infine un finale bellissimo che ti resta impresso, dove l'uomo dell'est decide di salvare il lavoro è l'amore dell'amico sceriffo , uccidendo l'amante della donna, il cattivo ripulito e arricchito, consentendo all'amico di continuare la sua vita, un atto da amico vero che sà quello che deve fare e sa quando lo deve fare, dove la sua ricerca dell'imprevisto può continuare a cavalcare con lui.
in un film così è giusto che sia discreta.
il suo western è una buona rilettura del genere classico.
in giro non ci sono più tante facce da western una è la sua.
un altra è la sua.
non tutte le donne del west sono puttane ma possono diventarlo.
più a suo agio in giacca e cravatta
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta