Regia di Ed Harris vedi scheda film
Ci sono tanti modi per dimostrare l' amicizia.E l'Everett di Mortensen ne mette in campo uno inaspettato.Harris con questo film firma praticamente una dichiarazione d'amore per la sua terra e per un genere che ha partorito tanti capolavori.Omaggia sia i maestri più antichi(Hawks,Ford,Dmytryk per il suo Ultima notte a Warlock) ma rilegge anche quelli che cronologicamente gli sono più vicini come Leone e Eastwood.Si respira aria di ritorno al classico come in Open Range di Costner ma il film di Harris sotto il profilo dell'mbiguità aggiunge nuovi elementi.Soprattutto nel ribaltamento di ruoli tra i cosiddetti buoni e i cosiddetti cattivi.La storia che racconta Harris è stata già raccontata diverse volte,forse è stata anche raccontata meglio ma egualmente Appaloosa vivie di luce propria pur non utiizzando al meglio i personaggi secondari.Prendiamo ad esempio il Bragg interpretato da Jeremy Irons,all'inizio un cattivo tout court che poi gradulmente si riabilita socialmente.Il personaggio non è approfondito(ma forse non lo sono neanche i personaggi di Harris e Mortensen) e il talento di Irons sarebbe sprecato e non fosse per quell'ultimo sguardo diretto verso Everett,uno sguardo disperato in cui lo spettatore vive l'infrangersi del sogno di quell'uomo.Ebbene quello sguardo è una delle cose migliori de film.Poco riuscito anche il personaggio della Zellwegger che inspiegabilmente arriva ad Appaloosa senza il becco di un quattrino senza essere una squaw e senza essere(almeno a parole sue) una prostituta.Sta di fatto che è molto allegra,diciamo che si affeziona a chi comanda con una certa facilità.D'altro canto sono molto attraenti il personaggio di Ed Harris,pistolero con diffcoltà di linguaggio,che vede nel paese dove gli offrono il posto a sceriffo,un punto d'arrivo,per dare un senso alla sua vita randagia da pistolero (e imborghesirsi con moglie e casa in fondo a South Street)e di Viggo Mortensen,favoloso nella caratterizzaizone di un amico fedele fino al masochismo,uomo di poche parole e molti fatti. Il finale come detto ribalta ruoli e assunti,dando una bella svolta nel senso dell'ambiguità.Appaloosa è un non luogo,un film soprattutto di attori e non di personaggi(nel cast presenti anche un ottimo Timothy Spall e un grande Lance Henriksen,ignorati nella scheda),la regia privilegia il silenzio dei campi lunghi regalando respiro alla riscoperta di questo genere nobile che è il western, un inquieto omaggio ai classici del genere,di ogni età...
non caratterizza benissimo i personaggi ma il cast è favoloso e lo tira fuori dalle ambasce
ottimo
sul filo del ridicolo quando fa l'innamorato ma non oltrepassa mai il limite
allegrotta
con uno sguardo illumina tutto il film...
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