Regia di Ed Harris vedi scheda film
Appaloosa è la dichiarazione d'amore di Ed Harris nei confronti del cinema western che fu, quello classico alla John Ford. L'attore/regista statunitense non punta a chissà quali vette, ma si pone l'obiettivo unico di rinverdire un genere ormai quasi dimenticato, senza aggiungere nulla di nuovo se non una personale e rigorosa moralità che domina l'opera in tutta la sua durata. Pur mantenendo gli stereotipi e la semplicità propri del genere, e nonostante la (coraggiosa) scelta di puntare sullo humour più che sulla tensione, il film di Harris riesce a non apparire quasi mai noioso desueto o fuori registro, grazie soprattutto ai dialoghi frizzanti (a volte anche troppo), ad attori di grande livello (Mortensen su tutti), e al rigore morale di cui sopra, che fa da vero e proprio collante al tutto. Assolutamente da dimenticare invece la Zellweger, che sfoggiando l'intero campionario di smorfie e sorrisi urticanti prova (talvolta riuscendoci) a vanificare gli sforzi dei colleghi più dotati. In conclusione, Appaloosa non aggiunge nulla al già detto, ma soprattutto non ha alcuna intenzione di farlo: trattasi piuttosto, e più semplicemente, di un discreto western "classico", omaggio sentito ed affettuoso ad un genere che non c'è più.
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