Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Uno dei primi lavori di Hitchcock, che era in quegli anni costretto a ritmi di realizzazione rapidi e quindi non ottimali per una ricerca dei contenuti, nè tantomeno della forma. Qui la storia prende le mosse da una commedia di Eden Phillpotts, sceneggiata dal fido Eliot Stannard; Jameson Thomas è Samuel Sweetland, il fattore in cerca di (seconda) moglie del titolo. E' curioso constatare che, anche per mancanza di alternative, agli esordi Hitchcock si ritrovasse a dirigere una commedia e, cosa altrettanto sorprendente, che vi mettesse dentro la sua già nota attenzione per le soluzioni di montaggio e la sperimentazione (ad es. le sovrapposizioni dei personaggi sulla scena, a significare la loro presenza nel pensiero del protagonista), senza arrendersi perciò ad un prodotto 'alimentare' dalle scarse possibilità espressive. Peraltro durante le riprese il direttore della fotografia Jack Cox si ammalò e per qualche giorno fu il regista stesso a sostituirlo; Hitchcock ovviamente non era granchè soddisfatto da questa Moglie del fattore, soprattutto per la storia banale e non aderente ai canoni del suo cinema. Riuscì comunque ad inserire qualcosa di personale nel film, e cioè - per sua stessa ammissione - la ridicolizzazione delle tre pretendenti del fattore, una troppo in carne, una bruttarella ed una avanti con gli anni, tutte convinte di essere il miglior partito sulla piazza e perciò di potersi fare desiderare dall'uomo. Più che vera e propria misoginia, è il gusto della caricatura, dell'esasperazione dei difetti umani (anche lo stesso fattore non è un ottimo esempio di maschio) a guidare la mano degli autori. 5/10.
Un fattore, vedovo da qualche anno, decide di risposarsi; ma le pretendenti sono tutte inavvicinabili e piene di difetti (fisici, ma non solo). Finchè l'uomo non si accorge della propria governante...
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