Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Film carino ma non eccezionale, Ivor Novello l'ho preferito nel Pensionante. La trama non è un granché, prima mezz'ora nettamente migliore del resto del film in particolare dei minuti al tabarin. Interessante è la messa in scena dei sogni, nonché la rappresentazione del declino in metropolitana.
Roddy, primogenito di una famiglia benestante, viene espulso da scuola, accusato di un furto commesso dal suo amico Tim. La famiglia lo allontana e tutti i suoi amici lo abbandonano, così decide di andare a Parigi, dove spende i pochi soldi che ha. Roddy comincia a lavorare come ballerino, ma presto diventa vittima dell'alcolismo. Sogna di andarsene dall'Europa, verso una delle colonie inglesi, ma quando cerca di partire alcuni marinai lo riportano indietro, confidando in una ricompensa da parte dei suoi familiari...
Il film nato per ripetere il successo di The Lodger con l'accoppiata Novello-Hitchcock ebbe una discreta accoglienza dalla stampa del settore. Si sottolineò la debolezza dell'intreccio ma si lodò la mano esperta e il tocco originale del regista. È basato su un lavoro teatrale dello stesso Ivor Novello e Constance Collier.
Ivor Novello recita benissimo
Pur con alcuni passaggi confusionari e improbabili, Downhill, è a mio avviso uno dei muti più belli di Hitchcock. Non regge il confronto con The Lodger, ma è nettamente superiore a The Manxman, Champagne ed Easy Virtue.
Voto: 6.5/10
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