Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
"Il mio secondo vero film", così lo presentava Hitchcock stesso - il primo, per la cronaca, era Il pensionante/L'inquilino -, che ne andava piuttosto fiero. Successo di critica e già meno di pubblico, è questo in realtà in sesto lavoro firmato dal regista inglese, ma le scarse libertà ancora a sua disposizione non gli permettevano spesso di realizzare il prodotto come meglio credeva: qui ci riuscì ed è pertanto comprensibile la soddisfazione del regista. Al centro della storia c'è il più classico dei triangoli amorosi, lui-lei-l'altro, cui il regista e sceneggiatore (insieme al fido Eliot Stannard) sovrappone una simbologia tutta da cogliere: già dal titolo originale (The ring) capiamo infatti che Hitchcock vuole dirci più cose contemporaneamente, nello stesso modo in cui il termine inglese Ring significa bracciale (quello che l'altro regala a lei), anello (la fede nuziale che lega lui e lei) ed il quadrato del pugilato (dove si scontrano lui e l'altro). Come si vede, il numero tre ritorna piuttosto spesso. Ma questa pellicola va ricordata anche per altri motivi, essenzialmente tecnici: grazie anche alla buona intesa con il direttore della fotografia Jack E. Cox (che a partire proprio da qui affiancherà Hitchcock sul set per vari anni), il regista si permette effetti, sovrapposizioni, dissolvenze ed esperimenti in montaggio che realizzano visivamente una discreta quantità di sogni, pensieri, illusioni, idee dei personaggi, contribuendo ad ampliare enormemente le potenzialità espressive del cinema muto; inoltre è noto che proprio in questo film nasce uno dei luoghi comuni cinematografici più diffusi dello sport, quello che vede susseguirsi una sequenza di cartelloni con il nome del protagonista scritto sempre più grande ed in maggiore risalto, a significarne l'ascesa verso il successo. Nonostante i non tantissimi mezzi ed i limiti di forza del muto e del bianco e nero, Hitchcock realizza un film per tanti versi 'moderno'. 7/10.
Il fortissimo pugile 'One round' Jack trova un pericoloso rivale in Corby: perchè ne viene sconfitto sul ring ed anche al di fuori, dove l'uomo insidia la moglie di Jack. Ma il campione non si arrende e si prenderà la giusta rivincita...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta