Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Sono un grande ammiratore di Hitchcock che ritengo uno dei massimi autori del cinema mondiale, ma finora non avevo mai visto i suoi film muti e il primo é stato "The lodger", che generalmente é considerato il migliore realizzato dal regista britannico prima del sonoro. Si tratta soltanto del suo terzo film, la copia disponibile dura 90 minuti e diversi fotogrammi appaiono virati con colori, anche se non saprei dire se questo viraggio era già presente quando il film uscì nelle sale: il film é un thriller sottilmente morboso che anticipa moltissimi temi delle opere a venire, e in particolare quello dell'innocente ingiustamente perseguitato, forse riconducibile alla sua educazione cattolica. Si tratta di un'opera che guarda soprattutto all'espressionismo di un Murnau, con un Hitchcock in cabina di regia che sperimenta molte soluzioni stilistiche come la soggettiva, allora sicuramente ancora non inflazionata nel thriller, con una scena in cui la protagonista si fa una doccia in vasca che non può non far pensare a "Psycho". Alcuni momenti un po' caricati sul versante melo' possono far sorridere oggi, ma all'epoca "The lodger" era un film che sapeva di nuovo su molti versanti ed è opera fondamentale nel percorso artistico di un Maestro del cinema alla ricerca di una sua precisa identità. Decisamente intensa e spesso convincente la performance del celebre attore Ivor Novello che sarà rievocato molti anni dopo in "Gosford park" di Robert Altman e non male l'interpretazione di June Tripp nel ruolo di Daisy.
Voto 8/10
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