Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
C'è chi lo chiama "L'inquilino", chi lo chiama "Il pensionante"....io lo chiamo il primo grande film di un maestro indiscusso del mondo della settima arte
Mi viene da ridere pensare che un ragazzo amante del cinema e cresciuto anche con Hitchcock un giorno si siede davanti al suo Pc e si mette a recensire un film del maestro datato 1927. Ma è proprio quello che faccio ora.
Chiariamo subito che per me Alfred Hitchcock resta e resterà per sempre uno dei massimi maestri indiscussi del mondo della settima arte, autore di tantissime pellicole entrate ormai nella leggenda. Capolavori indimenticabili che hanno colpito, segnato e si sono consegnati alla storia.
Qui recensiamo non il primo film del maestro ma sicuramente il film che ha portato tutti, pubblico e critica ad affermare che il primo colpo andato a segno dell'allora giovanissimo regista è proprio questo film. "L'inquilino", altri lo conoscono anche come "Il pensionante"...io me lo ricordo come il primo grande, grandissimo Hitchcock.
Prima di tutto vorrei dire agli amanti del thriller e del giallo che questo film è un vero e proprio punto di riferimento per il genere.
Hitchcock con grande maestria dirige il suo film in modo magnifico, la tensione, il ritmo, l'intreccio psicologico, il mistero...tutto portato ed espresso in maniera magnifica secondo me.
Guardando il film è chiarissimo il riferimento, o meglio a chi Hitchcock si sia ispirato. Naturalmente a Jack lo squartatore, ora non voglio dirvi molto della trama ma quando lo guarderete sicuramente penserete allo squartatore che nella fine dell'800 terrorizzò tutti. Non è un caso quindi che Hitchcock, inglese abbia girato un film come questo praticamente agli inizi del 900. Pensate, Jack lo squartatore si ricorda ancora oggi, figuratevi all'epoca.
Per quanto mi riguarda questo è il primo film in un certo senso su Jack lo squartatore, anche se naturalmente Hitchcock prende solo lo spunto...poi spinge il tutto verso altre direzioni.
Per tutta la durata del film anche noi indagheremo su chi possa essere il maniaco, Hitchcock ci spinge verso una direzione precisa e ci porta alla conoscenza di un uomo misterioso, mite ma allo stesso tempo strano e appunto pieno di mistero.
La sua entrata in scena è a parer mio da antologia, forse il primo grande momento della vastissima filmografia Hitchcockiana.
Si sente bussare, una signora va ad aprire la porta e davanti a lei la nebbia il freddo è una strana figura al centro della porta, un uomo, con grandi occhi, pallido e una sinistra sciarpa che gli copre metà viso...cerca un posto dove stare, una stanza...e lo dice continuando a guardare con quegli occhi che non si chiudono mai.
Una scena fantastica che in un certo senso va ad aprire una storia intrigante, anche passionale ma sopratutto con tanta tantissima tensione.
Naturalmente Hitchcock all'epoca (1927) era molto giovane e chiaramente anche se già perfetto aveva bisogno di ancora qualche anno prima di portare la sua arte a livelli che a parer mio superano anche la perfezione.
Ma già in questo film si osservano molti elementi che poi andremo a ritrovare nelle successive opere del maestro.
L'intreccio passionale, il colpo di scena, il mondo di dirigere del maestro lo si avverte già. Insomma un Hitchcock che prometteva grandi cose...e infatti grandi cose farà nel corso degli anni.
Un film che non deve vedere solo l'appassionato di Hitchcock, un film che devono vedere tutti gli appassionati del cinema, un thriller bellissimo, fantastico e importante per tantissimi motivi.
Non si può perdere un thriller come questo sopratutto perchè qui stiamo parlando di uno dei primi lavori di un regista che ha fatto veramente grande il cinema.
Recuperate assolutamente questo film, da non perdere.
Depp
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