Regia di Stephan Elliott vedi scheda film
Già autore di film eccentrici come Priscilla la regina del deserto e The eye, l'australiano Stephan Elliott per la sua opera terza si cimenta sul tema dello scontro tra culture, incarnato da una nuora americana e una suocera inglese. La prima (Biel) è una donna indipendente e anticonformista, che si è fatta apprezzare nel campo delle corse automobilistiche nel primo dopoguerra. Ha però il difetto di essere una yankee. È per questo, e per il modo irruento con cui la ragazza porta un'aria di freschezza, innovazione e disinvoltura sessuale, che la suocera (Scott-Thomas) - un'aristocratica donna inglese decaduta che vive con la famiglia in una specie di reggia - non riesce a sopportarla. Lo scontro tra le due donne sarà senza esclusione di colpi.
Tratto da una commedia scita da Noel Coward e già portata al cinema da un giovanissimo Hitchcock quando il cinema era ancora muto (Fragile virtù), Un matrimonio all'inglese passa dal registro grottesco (l'uccisione del cane) al melodramma, tira frecciate allo snobismo british e chiude con un finale telefonato. Attori tutti perfettamente in parte, fotografia con colpi di genio.
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