Regia di Stephan Elliott vedi scheda film
Occasione sempre stuzzicante il confronto tra i susseguiosi sedicenti milords inglesi con una puzza sotto il naso grande così e una sbarazzina americana tutto pepe simbolo di tutta l'arroganza da nuovo mondo yankee.Però purtroppo la bella commedia di Coward comincia a mostrare il peso degli anni nel senso che ormai non ci scandalizziamo più di nulla,figuriamoci se il detto "mogli e buoi dei paesi tuoi" non è passato di moda in un mondo multietnico e che si sognerebbe perfettamente integrato tra le varie razze.per cui se negli anni 20 prendersi una moglie americana in terra d'Albione poteva risultare quantomeno temerario,oggi è quasi la norma.Altra cosa interessante è che la bionda americana che equazioni già verificate in passato vorrebbero stupida o quantomeno ingenua qui mette nel sacco tutti i suoi interlocutori tra cui una velenosissima suocera con lo sguardo spiritato di Kristin Scott Thomas.La guerra è prevedibile,magari l'esito un po'meno.Il fuoco di fila di battute diverte così come si punta parecchio sulle differenze linguistiche.Questo però viene perso nel doppiaggio italiano mentre se si vede in originale è un continuo richiamare le differenze di idioma tra Inghiltera e USA.Da notare anche la bellezza della magione in cui tutto è ambientato e il lavoro del cast di supporto,variegato che però assicura un efficace coro dietro le due protagoniste,le due primedonne,la nuora e la suocera.Il marito e figlio si trova preso tra due fuochi e fa la figura del pesce lesso nella pentola a pressione.Nonostante la regia vivace l'origine teatrale è evidente.Il divertimento è a fasi alterne,qualche buona battuta è intervallata da qualche caduta di ritmo ma alla fine il film non dispiace.Ma non appassiona neppure....
la regia è valida e gli attori reggono bene il gioco
è brava,oltre ogni mio sospetto
bambolotto
ha lo sguardo caricato a pallettoni da cinghiale
molto bravo
non male
ok
piuttosto bravo
ok
trascurabile
non male
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