Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Per anni Lolita è stato il film di Kubrick che ho amato di meno. Penso che il giudizio possa essere tranquillamente rivisto, anche perché da tempo Eyes Wide Shut ha preso la maglia nera nella mia personale graduatoria kubrickiana. Non mi voglio addentare nell'esegesi di un film sul quale è già stato detto abbastanza e da pulpiti sufficientemente elevati. Dico solo che Lolita è opera divertente e inquietante al tempo stesso, come si addice ad ogni vera satira che adotti le sembianze cinematografiche. Già il romanzo di Nabokov si presentava sotto forma di satira della società americana, vista con gli occhi di uno straniero adottato. Kubrick ha lo status opposto a quello dello scrittore russo, essendo un newyorkese che per gran parte della propria carriera ha figurato come regista britannico. Considerando questo, non è da escludere che il film di Kubrick possa essere interpretato anche come una metafora dei rapporti tra la vecchia Europa e gli Stati Uniti d'America, laddove questi ultimi sono ormai completamente e definitivamente emancipati, rivestendo quasi il ruolo della mantide religiosa nei confronti del vecchio continente, destinato a soccombere.
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