Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Humbert Humbert, maturo professore, va nella ridente cittadina di Ramsdale, e affitta una camera presso una vedova con una figlia adolescente di cui si invaghisce.
Arriverà a sposare la madre per starle vicino.
Non c'è bisogno di mostrare per capire, ma come ha fatto Kubrick bisogna avere maestria nel raccontare una storia scabrosa e farne un capolavoro.
Come è successo al romanzo di Nabokov sul finire degli anni cinquanta.
Il film tratta della pedofilia, ma non è Humbert il vero pedofilo, per i più attenti che capiranno, si comprende benissimo chi è il vero pedofilo della storia, Clare Quilty di cui la ragazzina, Lolita è infatuata.
Lolita quest'anno compie sessant'anni, ed è sorprendente la capacità di essere così attuale nonostante gli anni di età, la sua capacità di essere così personale e così scandaloso.
Lolita è la storia drammatica di un amore malsano, di un uomo maturo verso una ragazzina adolescente, un amore che la farà fuggire, mandandola nelle grinfie di Quilty che la sfrutterà e alla fine la farà sfiorire.
Stanley Kubrick riesce ad essere naturale anche quando si rischia di fare un pastrocchio, non perde mai di vista la follia della situazione e ci narra attraverso le immagini in bianco e nero che quello è un amore che non potrà mai andare avanti, che sia Humbert Humbert che Lolita, sono troppo diversi per stare insieme, e che il divario della differenza d'età è enorme per un rapporto sano in cui due persone crescono insieme.
Loro due insieme non potranno mai crescere, e Lolita non potrà mai essere una donna normale come le altre, stare insieme ad Humbert significa rimanere una ragazzina per sempre, e lui si tiene aggrappato a questa illusione perché non intende rinunciarci.
Anche per questo il film è un capolavoro, che riesce a sorprendere nonostante i sessant'anni d'età.
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