Regia di Sharon Maguire vedi scheda film
VOTO : 6.
Film rischioso che mette insieme un tema ricorrente da sempre nel cinema (elaborazione del lutto) con un altro più recente e sentito come il terrorismo.
Il risultato è assolutamente altalenante.
Jane (Michellle Williams) è sposata e trascorre tutto il suo tempo con il figlioletto di quattro anni, mentre col marito, artificiere, il rapporto non è dei più rosei.
Così quando viene corteggiata dallo spavaldo giornalista Jasper (Ewan McGregor), finisce per tradirlo, ma proprio mentre è a letto con l’uomo un terribile attentato allo stadio, durante Arsenal-Chelsea, la priva di entrambi i suoi due affetti più cari.
Irrimediabilmente sconvolta rinnega Jasper, viene corteggiata dal capo dell’unità antiterrorismo, amico di suo marito, e conosce il figlio di uno degli attentori.
Il film parte molto bene, la prima mezz’ora scorre fluida ed interessante, tra gli affetti familiari di Jane e la sua avventura extra coniugale, ma quando irrompe l’attentato le cose cominciano ad andare decisamente peggio.
La narrazione diventa frastagliata, ma soprattutto quanto mostrato non sempre è all’altezza delle aspettative.
Da un lato abbiamo un’elaborazione del lutto personale ed intima (che sconfina quasi nella pazzia e che ci sta), dall’altro una ricerca della verità poco appassionante (senza dimenticare la lettera ad Osama, strano metodo di sfogo), per non parlare del pseudo triangolo amoroso che culmina con un dialogo tra i due spasimanti facilmente accantonabile.
Così anche il finale, che sa di nuovo inizio e quindi di speranza, rimane poco efficace e quasi aleatorio.
A salvare il film ci pensa comunque la Williams che offre una prova molto interessante e particolarmente completa, tra l’amore per il figlio, il grande dolore per la sua scomparsa, ed atteggiamenti molto sensuali (nella prima parte).
Insomma direi che “Senza apparente motivo” è un film che lascia parecchi dubbi e che affronta un tema ostico senza le dovute cautele del caso, ma che in ogni caso sa anche cogliere le sfaccettature del dolore.
Discontinuo, discutibile, ma anche intenso.
VOTO : 6. Parte alla grande, ma poi finisce col fare confusione quando si tratta di fare la differenza sulla distanza e dare un senso compiuto e potente al film.
VOTO : 6/7. Brava, sexy, addolorata, ma anche decisa, in un ruolo complesso, a tratti sorregge il film dimostrando di avere un buon potenziale che fino ad oggi non avevo notato.
VOTO : 6++. Spalla all'altezza della situazione per quanto il personaggio tenda a rimanere sul fondo dopo l'inizio da conquistatore (per non dire altro).
VOTO : 6. Pienamente sufficiente.
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