Regia di Gilles Béhat vedi scheda film
Un poliziesco virato al nero,con scene d'azione ben congegnate,una storia tirata e a spirale sempre più contorta e pessimista,con una resa dei conti finale che,benchè non vincano i "cattivi" lascia l'amaro in bocca,perchè in un racconto così non esistono davvero i "buoni",al limite gli innocenti,che sono costretti a soccombere:"Diamond 13" è un bell'esempio di cinema-cinema,con un protagonista "homme traquè" che conserva però un minimo di residuo idealismo,memoria del perchè ha scelto di fare il poliziotto,nonostante la jungla di corruzione che lo circonda,e la pericolosità dei giochi dei Servizi Segreti . Girato con ottimo senso del ritmo narrativo,il film dispiega una storia sporca,di tradimenti,istinti omicidi e metodi brutali seppure efficaci:Depardieu,in una delle migliori sue interpretazioni degli ultimi anni,si appropria del ruolo con rustica praticità,esprimendo le pieghe di dignità di un personaggio che parte negativo,ma che si riscopre capace di gesti eroici dopo anni di sbandamento.Peccato per l'apporto di Asia Argento,che offre un'interpretazione di poco conto,peggiorata dal doppiaggio di se stessa,che compie l'effetto-ridicolaggine su un carattere funzionale al progredire della storia. Un buon noir da riscoprire,che mescola appunto flic-story e polàr con sapienza da cinefilo,maneggiando cinema di genere con tonalità più alte.
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